Nella sala d’aspetto di un medico, mi sono imbattuta nel numero di luglio della rivista Focus. Ho letto per intero un lungo articolo sulla forza di volontà che mi ha fatto riflettere sull’effettivo peso di nuovi impegni, di progetti, di traguardi che intendiamo raggiungere. Il peso dei cambiamenti dunque, ma anche del quotidiano che si evolve, si modifica per star dietro alle piccole cose di ogni giorno. In questo caso, si tratta di pesi reali o immaginari? Ovvero, siamo noi che – privi di sufficiente volontà e determinazione – conferiamo peso alla possibilità di raggiungere ogni più piccolo obiettivo?
L’articolo dice che “la forza di volontà è come un muscolo: può essere rinforzata con l’allenamento” e propone venti strategie per potenziarla:
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Prendere un impegno preciso. La progettazione può trasformare una decisione difficile in una semplice abitudine.
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Iniziare dalle cose facili per allenare l’autocontrollo, dagli impegni meno gravosi. Allenare la forza di volontà in un’area della vita può avere un impatto positivo sulle altre.
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Procedere per gradi, porsi mete intermedie.
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Registrare i progressi, annotare i piccoli successi per gratificarsi rileggendo.
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Concedersi una pausa. La forza di volontà comporta dispendio di energie, occorre fermarsi per recuperarle.
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Mangiare. Gli sforzi di volontà provocano un calo di glucosio.
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Stabilire priorità.
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Premiarsi. Associare agli impegni qualcosa di piacevole.
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Fissare un tempo. Stabilite un tempo, magari 90 minuti, da dedicare al vostro obiettivo più importante e fate in modo che niente altro vi distolga.
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Cambiare abitudini. Basterà eseguire ripetutamente un nuovo comportamento per trasformarlo in abitudine.
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Pensare positivo. Mirare a vincere piuttosto che temere di perdere.
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Fare meditazione. Rinforza l’autocontrollo.
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Fare un elenco degli obiettivi, pochi e chiari.
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Coinvolgere gli altri perché il progetto divenga cosa concreta.
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Non combattere i pensieri.
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Lasciarsi andare a riflessioni profonde.
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Non dire “mai”. Rinunciare a qualcosa non significa bandirla totalmente, farlo invece rende più deboli.
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Fare ordine. Le persone esercitano meglio l’autocontrollo in ambienti ordinati.
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Non pensare “tanto ormai” dopo una trasgressione e proseguire invece con il progetto iniziale.
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Giocare d’anticipo.
Ebbene: come vi sembra questo doppio decalogo?
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