Susanna Trossero

scrittrice

La guerra che nessuno risparmia

Diario di Zlata

Come più volte ho già raccontato, mi capita spesso di trovare dei libri. Sì, avete capito bene: trovare. Io cammino per strada ed eccone uno abbandonato su di un muretto. Vado in un parco ed eccone un altro dimenticato su una panchina. E poi ci sono quei luoghi in cui i libri indesiderati vengono lasciati e di seguito adottati da quelli come me. Ho un’amica che sostiene io sia seguita dal magico folletto dei libri, il quale aspetta che io esca di casa per farmi qualche regalino. Forse è così: mi aiutate a dargli un nome?

L’ultimo regalo ricevuto dal suddetto folletto, è un diario: Zlata Filipovic, “Diario di Zlata”, Rizzoli Editore (1993). Sono rimasta incantata da questa tredicenne che racconta il quotidiano in una Bosnia drammatica e densa di sofferenza. Divenuta portavoce della situazione di Sarajevo, la giovanissima testimone nata proprio là il 3 dicembre 1980, ci rende consapevoli di ciò che accadeva – mentre lei lo riportava sul diario – nel suo paese, con una scrittura incredibilmente matura per la sua età.

“Alla luce della lampada a petrolio, i miei genitori mi sembrano ancora più tristi. Guardo papà. Quanto è dimagrito! Secondo la bilancia ha perso 25 chili, ma guardandolo mi sembrano molti di più. Mi viene addirittura da pensare che ormai gli stiano grandi pure gli occhiali. Anche mamma è dimagrita. In qualche modo è come se fosse rimpicciolita, la guerra le ha fatto venire anche le rughe. Mio Dio, cosa sta facendo la guerra ai mei genitori?”.

Grazie, folletto dei libri, questo è un dono preziosissimo… Un dono che mi ha commossa, intenerita, indignata, ma anche resa più ricca e consapevole. A quando, la prossima sorpresa?

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