Susanna Trossero

scrittrice

Si può usare l’arte del riciclo con i sentimenti?

Riciclare: riutilizzare materiali di scarto, rimettere in uso qualcosa di vecchio, reimpiegare, ripresentare sotto una veste nuova, un nuovo aspetto, una nuova forma. Il significato è più o meno questo ed è interessante l’applicazione del riciclare su qualunque cosa che altrimenti si butterebbe via o avrebbe concluso la sua ragione d’esistere.

Giorni fa qualcuno mi ha scritto che sta riciclando un amore che altrimenti avrebbe esaurito la sua forza. Si può applicare l’azione del riciclare anche su persone e sentimenti?

Da qualche parte ho letto che ci sono due modi per vivere a lungo in coppia, uno è continuare a crescere e ad evolversi accettando il cambiamento a cui ogni essere umano è inevitabilmente sottoposto e magari restandone incuriositi. L’altro è fatto di stallo, di paura del cambiamento, di desiderio che niente si modifichi e di uso costante del noto che rassicura. La pila si sta scaricando? Si tenta il riciclo rischiando che il sentimento si atrofizzi pur di non cercare nuove energie nella coppia stessa, salvo scoprire che non erano infinite.

Chi mi ha scritto si rifaceva a un testimone del mio “Il male d’amore”, Graphe.it, il quale sosteneva che si resta perché qualcuno ci diventa di conforto come un vecchio pigiama sformato che mai butteremmo via e senza il quale non ci sentiremmo davvero al caldo.

Ogni volta che mi scrivete dopo aver letto il mio saggio, ne confermate il sottotitolo, “non si è mai pronti insieme a ricominciare da soli”, ed io ancora cerco qualcuno che invece mi e ci faccia ricredere dimostrando che questa frase non è applicabile alla sua storia… A proposito del “recuperare” infatti, vorrei regalarvi il punto di vista di François de La Rochefoucauld nel quale in molti ci riconosciamo: “È impossibile amare una seconda volta ciò che non si ama veramente più.”

Tornando invece alla materia, agli oggetti, è stata inaugurata domenica 13 ottobre una bellissima mostra di arte contemporanea al Palazzo Valentini di Roma. L’artista è la cagliaritana Tinamaria Marongiu, che ha esposto le sue opere composte prevalentemente di sculture, opere nate dall’utilizzo di materiali già esistenti che se assemblati con originalità e creatività divengono portatori di nuove storie e messaggi sociali. Ho trovato le sue sculture d’arte compatta incantevoli, e sono lieta che siano state apprezzate nel mondo perché meritano davvero tanto. Vi invito a visitare la mostra e magari a far due chiacchiere con l’artista, molto gentile e disponibile.

Riciclare dando vita a qualcosa di bello, in grado di emozionare e di coinvolgere: questa è magia. Ma… davvero si può farlo anche con i legami?


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C’era una volta un blog

C’era una volta un blog…

Un blog trascurato, abbandonato, lasciato al suo destino di silenzio per tutta una calda estate che è già diventata passato. Un’estate strana e brevissima, durante la quale in me non c’è stato il giusto spazio per scrivere di pensieri, riflessioni, progetti o desideri…

Vi capita mai? La vita ha il sopravvento sul meditare o soffermarsi, e ti ruba proprio il bello del tempo che scorre, ovvero il guardarti attorno per coglierne l’essenza e scriverne. Poi ti risvegli dal torpore ed è settembre inoltrato, un’altra stagione è alle spalle e l’autunno è arrivato senza neppure annunciarsi!

A volte serve qualcosa di stimolante per restituire la passione per le cose, passione che in realtà non ti ha mai lasciato ma necessita di scosse.

La mia di scossa è arrivata il 21 settembre scorso, quando dopo il torpore estivo mi sono ritrovata alla libreria romana Sinestetica di Montesacro, insieme alla cara Letizia Vicidomini e a un pubblico affettuoso. Abbiamo deciso di affrontare il male d’amore unendo i nostri differenti stili e facendo incontrare i personaggi del suo giallo/noir “Dammi la vita” (Mursia) con i testimoni del mio saggio “Il male d’amore” (Graphe.it). L’unione delle due diversità non è stata complicata, perché tanti sono gli elementi che uniscono due scritture così diverse e… in fondo non è forse vero che la fantasia attinge dalla realtà e la realtà spesso supera la fantasia?

Insomma, la deliziosa libreria ospitante Sinestetica di viale Tirreno 70, il pubblico interessato e partecipe, il connubio tra letteratura e saggistica, le chiacchiere davanti a un aperitivo e la presenza di Letizia sempre così avvolgente e stimolante… Eccola la scossa: la scrittura se è in te non ti lascia più, può allontanarsi un momento ma poi bastano le giuste circostanze e si palesa con prepotenza chiamandoti a rapporto.

Spero non abbiate dimenticato i nostri incontri qui e continuiate a visitare il mio blog, dal canto mio vi prometto che non lo trascurerò più così a lungo.

Pirandello ha detto che la vita o si vive o si scrive, ed io credo che si possano fare entrambe le cose ma per avere qualcosa da dire e da scrivere bisogna viverla intensamente, dunque eccomi pronta a rimettermi in moto.

Per me stessa, e per voi che mi seguite.

Con gratitudine

Susanna

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Forse sono fortunata

Di rientro dalla Sardegna, ho nel bagaglio da risistemare nella mia casa romana dei nuovi e bellissimi ricordi dati da incontri che lasciano come sempre il segno. Perché “come sempre”? Perché forse sono fortunata, certo, ma sappiamo che è proprio la scrittura a creare un ponte tra noi e gli altri dando vita a connessioni inaspettate.

Il 20 aprile, alla libreria Cossu di Carbonia, ho tenuto un seminario di scrittura terapeutica: la scrittura come fonte di benessere, strumento per far pace con noi stessi accettandoci e ricollegandoci al mondo, argomento che mi sta particolarmente a cuore anche per ragioni personali. Ebbene, la sorpresa questa volta mi è stata data dalla presenza di giovanissime ragazze, interessate al tema ma anche capaci di raccontare in pubblico delle loro vulnerabilità e della ricerca di sollievo attraverso carta e penna.

Non capita spesso in tempi come questi, di scoprire nei più giovani il piacere della scrittura a mano, delle riflessioni scritte in corsivo, dell’uso delle lettere che mai giungeranno a destinazione ma vengono utilizzate più per dare risposte a noi stessi. La mia generazione era fatta di lettere simboliche ma anche di diari e sfoghi che si condividevano con amici, utili a metterci tutti a nudo, ma queste ragazze figlie della tecnologia mi hanno regalato la certezza che certi piaceri possono ancora essere apprezzati e difesi. Chissà se riuscite a capire quanto ciò mi abbia emozionata e arricchita! Con alcune di loro sono rimasta in contatto e vi parlerò ancora di ciò che vibra in queste meravigliose menti così fresche e pulite.

Il 22 invece, durante la prima giornata della nuova edizione della Fiera del Libro di Iglesias dedicata all’Attenzione, sono stata ospite di Radio Arcobaleno per parlare del mio Il Male d’Amore – Graphe.it, in compagnia di Eleonora Carda ed Erika Carta, muri portanti della Fiera. La radio ha sempre un suo fascino e la diretta rende tutto molto più spontaneo e dinamico. Se volete ascoltare un estratto con video della trasmissione che mi ha vista protagonista, eccolo qui tutto per voi.

Più tardi, lasciata la radio, è stata la volta della presentazione del mio libro sempre a Iglesias su Piazza Pichi, in compagnia di Federica Musu che ha dialogato con me sui patimenti legati agli amori finiti, e con le letture curate dalla cara Monica Mura, prezioso dono per me della prima edizione della Fiera, ben 9 anni fa. La ricordo giovanissima, un visetto acqua e sapone che mi si avvicinò timidamente per parlare di poesia arrivandomi dritta al cuore. Oggi è una splendida donna i cui versi mi colpiscono sempre più e sono certa che sentiremo parlare di lei e del suo talento.

Quando cominciai a pubblicare, quell’isolamento che la scrittura impone durante il processo creativo si fece via via interazione: eventi letterari, presentazioni, incontri, le tue parole che diventano d’altri perché da altri vengono lette, mail ricevute, recensioni e interviste... Non credevo che un atto così solitario potesse dar vita a nuovi rapporti né che potesse spingere altri a raccontarsi a me aprendosi con una fiducia che spero sempre di meritare. Ed è così che ho compreso l’importanza della profondità che ogni libro può creare perché in ogni libro cerchiamo qualcosa che ci appartiene e che a volte è semplicemente racchiuso anche solo in una frase. Oggi voglio ringraziare la signora che si è avvicinata a me dopo la presentazione di Piazza Pichi, con il mio libro fra le mani, e mi ha parlato per un attimo proprio di questa profondità. Cara sconosciuta, spero mi cercherà per proseguire il discorso e le sono grata per le poche ma preziose parole che mi ha dedicato.

La aspetto, e aspetto tutti voi, come sempre…

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Siete pronti ad essere protagonisti?

Aprile dolce dormire, dice il vecchio proverbio, ma eccomi a risvegliarvi tutti perché la primavera deve essere anche rinascita: che sia dunque ricca di cose stimolanti da fare!

Personalmente tra pochi giorni vivrò di nuovo il piacere del contatto con le persone, e chi mi conosce sa quanto questo sia per me vitale… Si scrive da soli, in una sorta di raccoglimento che crea un necessario scollegamento dal resto del mondo, ma poi una volta finito è bellissimo spalancare le porte agli altri e circondarsene.

Il mio “Il male d’amore” sbarca un’altra volta in Sardegna, là dove i miei conterranei mi hanno invitata a condividere le suggestioni presenti nel saggio della Graphe.it, libro che ci rammenta una cosa importante: soffrire per amore non ci rende sciocchi ma umani, e non dobbiamo mai nasconderci o sentirci ridicoli bensì imparare a difendere proprio la nostra umanità.

Sabato 22 aprile alle ore 17, la cara libraia Sebiana mi ha invitata a parlare di scrittura terapeutica alla libreria Cossu di via Dalmazia 48 a Carbonia. La scrittura come fonte di benessere e rinascita anche in caso di Male d’amore ma non solo: ne parleremo insieme in questo seminario gratuito durante il quale spero di trasmettervi la mia passione per la scrittura, e di aiutarvi a trovare uno spazio in cui ci si distragga da un dolore o da un disagio invadenti, levandogli potenza. La scrittura non come bacchetta magica, ma come valido supporto alla portata di tutti: munitevi di carta e penna, vi aspetto!

Il 22 aprile invece, lunedì, inizia la IX edizione della Fiera del Libro di Iglesias 2024, tema L’Attenzione. L’attenzione agli altri, alle piccole cose, a ciò che ci circonda e a ciò che ci appare lontano ma dovremmo sentire vicino. Tanti significati racchiude questa parola e tanti ne troverete alla fiera (Attenzione all’immaginazione, per esempio? Non avete idea di che cosa accadrà il 25 aprile). Le sorprese saranno tante e tanti gli eventi che vi verranno proposti da ArgoNautilus nei 4 giorni della Fiera. Ecco la locandina:

Per quanto mi riguarda, proprio il primo giorno sarò ospite di Radioarcobaleno alle 11 per una diretta in cui si parlerà di Male d’amore e di quanto non si sia mai pronti insieme a ricominciare da soli (FM102,5 MHz). Ma alle 12 vi raggiungerò in Piazza Pichi dove insieme all’Argonauta per eccellenza Eleonora Carta parleremo di tutti noi esseri umani pronti a fare dei rapporti d’amore il sogno irrealizzabile o al contrario un traguardo da temere, da inseguire o perché no di cui fare a meno per pura scelta. E i felici in due? Sarete i nostri eroi, aspettiamo la vostra testimonianza!

Invito tutti i partecipanti a portare in Piazza Pichi una frase scritta che spieghi o racchiuda la personale visione del male d’amore: ognuno di voi potrà leggere il suo privato aforisma al pubblico, o mettere il biglietto in un cestino apposito perché venga letto da altri, mantenendo l’anonimato.

Vi aspetto in terra sarda, con affetto e curiosità, stavolta i veri protagonisti sarete voi!

Susanna

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Una gita fuori porta

Io amo l’Umbria, e voi?

Adoro i borghi, le viuzze nascoste, i balconi in pietra con i gerani, gli antichi monasteri, i parchi, le città medievali, le rocche, le basiliche…

E poi diciamo la verità: si mangia benissimo, e a noi italiani mangiar bene piace proprio! Quelle gite fuori porta che si concludono a tavola sono un classico, e se siete vegetariani e non amate gli incredibili taglieri di salumi, sappiate che il loro uso dei legumi nei piatti tipici lascerà il segno. E la pasta fresca, i formaggi, la ricotta, gli umbricelli al pomodoro…

Beh, se nei prossimi giorni vorrete regalarvi una passeggiata di questo tipo e amate i libri, fate un salto a Terni: dal 9 all’11 febbraio – in Piazza della Repubblica 1 – si terrà la manifestazione Umbria Libri Love – scritture d’amore. Nel bookshop curato dalla libreria Ubik Alterocca troverete anche il mio “Il Male d’amore”, affiancato da altri due titoli: Amore per gli animali e amore per l’uomo, di Tito Brandsma, padre carmelitano, e “Una volta sola nella vita”, di Tom Hanlin. storia di un amore incastonato in un periodo storico difficile ben reso dallo scrittore.

Tutti e tre insieme rappresenteranno la Graphe.it alla rassegna, ma anche l’amore nelle sue varie forme.

Insomma, io qualche ragione per uscire di casa ve l’ho data no? E poi non fa così freddo, l’inverno regala il piacere del naso rosso e delle sciarpe fatte a mano dai nostri cari, ne abbiamo tutti una nel cassetto. Libri e vecchie sciarpe sono un ottimo connubio, e lo è il cibo con le basse temperature, guai a chi lo nega.

A proposito dell’uscire di casa, giorni fa ho girovagato in buona compagnia per il centro della capitale, e in via del Corso ho scovato alcune scritte piene di significato, voglio regalarvene una che mi ha colpito molto, ma ne posterò altre visto che le ho fotografate tutte. Quella di oggi è: verso sera tu sei il colore del giorno.

Amo queste frasi e il loro significato, amo chi sa condensare in poche parole dei grandi significati.

Io spero abbiate tutti qualcuno che sappia vedervi come colore anche quando diventa buio, così come spero che esista qualcuno nella vostra quotidianità che sappia regalarvi una vita a colori quando cala il sole e i contorni delle cose si ingrigiscono.

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