Susanna Trossero

scrittrice

I morti non muoiono mai per davvero

I morti non muoiono mai per davveroBasta poco, davvero poco, perché le persone che ho perduto tornino a me. Forse perché chi “non è più”, non è mai perduto, resta sempre e per sempre in noi, tanto da riapparire in un suono, un profumo, un colore, un antico sapore, una consistenza sotto le dita.

Sensi.

Hanno il potere di resuscitare tutto, i sensi; non è forse vero che attraverso loro si vive? Possiamo anche celarlo ad altri ma è così che funziona, è di questo che siamo fatti: sensi.

Ed è così che mi vengono restituiti volti, parole e sorrisi. Mani callose che foderano il sussidiario perché non si rovini, echi di risate attutite dallo zucchero filato, tintinnio di posate sulla tovaglia buona, i pattini a rotelle la domenica di Pasqua, con la bocca sporca di cioccolato – rigorosamente fondente, amaro, come piace a me –  e quello sfrigolio d’olio e fritture che proviene dalla cucina; la pioggia che lava le strade mentre ci si prepara ad andar per funghi, e quella marmitta chiassosa che non mi fa sentir bene il canticchiare tanto amato…

Solo i vivi si cancellano o ci cancellano, quando non percorrono più le nostre stesse strade o più non si siedono alla nostra tavola. Per un po’ si piangono o magari si maledicono persino, poi scompaiono nel nulla e pare così naturale dimenticarli…

Ma i morti, quelli no, non muoiono mai per davvero.

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