
Flash Mob per un’Italia reclusa: oggi alle 18, da nord a sud, isole, città e paesi, le persone si sono affacciate a balconi e terrazze per intonare “Ma il cielo è sempre più blu”, di Rino Gaetano.
Un modo per sentirsi ancora uniti, meno soli, magari festosi, chissà. Una Italia che necessita di contatto, mentre il mondo intero è unito da un numero terribile: 150 mila contagi.
La situazione per molti è insostenibile: arresti domiciliari che non si accettano o che fanno sentire soli, rendono le giornate interminabili, unite poi alla preoccupazione per i cari lontani. Non ci si può neppure spostare per andare a trovarli, e allora si resta in contatto con le videochiamate. O cantando.
Io mi sento fortunata: per ora tutti i miei cari, i miei affetti, stanno bene. E mia madre è al sicuro da circa 10 giorni grazie ai miei consigli preventivi: non le ho fatto attendere un decreto per invitarla a chiudersi in casa con un po’ di provviste. Ha conosciuto la guerra, questo non la destabilizza…
Io a casa non patisco niente perché per me casa non è punizione ma tana sicura, anche in tempi tranquilli. Un luogo protetto in cui non conosco noia: leggo, scrivo, faccio una telefonata da tempo rimandata, e grazie a ciò ho potuto rintracciare una grande amica d’infanzia che sta proprio a Milano, dove non si respira di certo un’aria rassicurante. Penso a lei e a chi sta nella mia isola, ora irraggiungibile: porti e aeroporti chiusi fanno uno strano effetto. Evito di soffermarmici, guardo un film, sistemo vecchie cose, cucino. E scopro il capitolo 31 de I Promessi Sposi, nel quale grazie a una mia amica insegnante di letteratura trovo incredibili analogie con ciò che sta accadendo: i luoghi da cui parte l’epidemia, l’atteggiamento di chi sottovaluta, lo sprezzo del pericolo, e poi il crollo e l’isolamento, o la fuga. Affascinante quanto un’opera del genere possa contenere situazioni così attuali e analoghe reazioni umane.
I libri… non potrei concepire una vita senza. Non una sola giornata.
Le ultime due le ho passate con Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli. Leggete la mia recensione e vi verrà voglia di leggerlo e di parteggiare per lui: è candidato al Premio Strega. Un altro di quei libri dalle 3 D, e mi rifaccio al post precedente. Un libro che lascerà traccia di sé, ne sono convinta.
Riguardatevi, e non perdete di vista le piccole margheritine bianche che oramai sono spuntate ovunque, alla faccia dei numeri che ci strangolano ogni benedetto giorno. Quelli di oggi:
- Contagiati: 21.157
- Guariti: 1.966
- Morti: 1.441
Quando passerà, forse avremo imparato di nuovo il piacere di guardarci negli occhi, di parlare con gli altri, di fare una carezza.