Susanna Trossero

scrittrice

Una gita fuori porta

Io amo l’Umbria, e voi?

Adoro i borghi, le viuzze nascoste, i balconi in pietra con i gerani, gli antichi monasteri, i parchi, le città medievali, le rocche, le basiliche…

E poi diciamo la verità: si mangia benissimo, e a noi italiani mangiar bene piace proprio! Quelle gite fuori porta che si concludono a tavola sono un classico, e se siete vegetariani e non amate gli incredibili taglieri di salumi, sappiate che il loro uso dei legumi nei piatti tipici lascerà il segno. E la pasta fresca, i formaggi, la ricotta, gli umbricelli al pomodoro…

Beh, se nei prossimi giorni vorrete regalarvi una passeggiata di questo tipo e amate i libri, fate un salto a Terni: dal 9 all’11 febbraio – in Piazza della Repubblica 1 – si terrà la manifestazione Umbria Libri Love – scritture d’amore. Nel bookshop curato dalla libreria Ubik Alterocca troverete anche il mio “Il Male d’amore”, affiancato da altri due titoli: Amore per gli animali e amore per l’uomo, di Tito Brandsma, padre carmelitano, e “Una volta sola nella vita”, di Tom Hanlin. storia di un amore incastonato in un periodo storico difficile ben reso dallo scrittore.

Tutti e tre insieme rappresenteranno la Graphe.it alla rassegna, ma anche l’amore nelle sue varie forme.

Insomma, io qualche ragione per uscire di casa ve l’ho data no? E poi non fa così freddo, l’inverno regala il piacere del naso rosso e delle sciarpe fatte a mano dai nostri cari, ne abbiamo tutti una nel cassetto. Libri e vecchie sciarpe sono un ottimo connubio, e lo è il cibo con le basse temperature, guai a chi lo nega.

A proposito dell’uscire di casa, giorni fa ho girovagato in buona compagnia per il centro della capitale, e in via del Corso ho scovato alcune scritte piene di significato, voglio regalarvene una che mi ha colpito molto, ma ne posterò altre visto che le ho fotografate tutte. Quella di oggi è: verso sera tu sei il colore del giorno.

Amo queste frasi e il loro significato, amo chi sa condensare in poche parole dei grandi significati.

Io spero abbiate tutti qualcuno che sappia vedervi come colore anche quando diventa buio, così come spero che esista qualcuno nella vostra quotidianità che sappia regalarvi una vita a colori quando cala il sole e i contorni delle cose si ingrigiscono.

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Due passi tra i borghi

Due passi tra i borghiAdoro i piccoli borghi: quelle stradine strette di vecchi sassi che si insinuano tra le case abbarbicate sulle colline, i balconi minuscoli ma sempre fioriti a macchiare di colore tutto quel nocciola attorno. Presepi che hanno resistito al tempo, che celano profumo di camino, culle di cibi genuini e vino buono, nascosti così bene che quando ti appaiono all’improvviso dopo una curva, rallenti stupita e non puoi fare a meno di andarci, modificando la tua rotta.

Tra le mura che spesso li circondano, vedi nascere in piccole crepe piante rigogliose, rampicanti che si moltiplicano a dispetto della totale assenza di terra e di cure, o cascate di verde che resistono a gelate invernali, all’arsura estiva, a venti e piogge, quasi a voler dimostrare che basta la voglia di vivere per farcela sempre e comunque. E i portoni… mi incantano, così logori e forti, così segnati nel legno scuro, custodi di segreti celati all’interno di ogni casa. Incontro sempre gatti, tra le viuzze di questi borghi profumati di pane appena sfornato: placidi, mai denutriti, schivi ma curiosi, sonnecchiano sui selciati o sulle soglie, di certo non turbati dal traffico. Mi domando come si passa il tempo, in questi luoghi dove il tempo si ferma… Una briscola al bar, due chiacchiere con i vicini, una cena tra amici davanti al camino di uno o dell’altro, forse. Eppure vorrei trascorrerci saltuariamente almeno un mese, in una di queste case dai muri robusti, a scrivere nel silenzio interrotto dallo scrosciare della pioggia, a rabbrividire di inverni ben più rigidi di quelli di “casa mia”, ad ascoltare i pensieri che di solito si scacciano, o ad annusare l’aria frizzante del mattino, magari sulla porta del panettiere, o della signora che vende le sue torte in bottega. Un po’ di quella serena semplicità che rende la penna più spedita e la fantasia più dolce e malinconica, e niente ha a che fare con il senso di isolamento che – al contrario – si avverte prepotente in città sovraffollate.

Andare a caccia di borghi, in Umbria e in Toscana, non è solo un passatempo, credetemi, ma una necessità dell’anima (che si ritempra di volta in volta) e… lo ammetto: del palato!

Due passi tra i borghi

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