Susanna Trossero

scrittrice

E se ci incontrassimo a Roma?

on 8 Dicembre 2022

Sapete chi è Harriet Beecher Stowe? Beh, se anche il nome al momento vi sfugge, di certo tutti ricorderete il suo capolavoro “La capanna dello zio Tom”, che vide la luce per la prima volta nel 1852 – con ben tremila copie vendute nella prima settimana, ma già apparso a puntate nel 1851 – e rappresentò fin da subito un prezioso e potente strumento per dar voce a chi non l’aveva: gli schiavi d’America.

Condanna al razzismo, alla schiavitù, parole di uguaglianza, inno al rispetto per l’uomo: un romanzo che disse molto della sua autrice e fu tradotto nel mondo ottenendo gran successo e immortalità.

Lei era nata da una famiglia aperta alle questioni sociali e vicina ai meno fortunati, modernità di pensiero, parità di diritti tra uomo e donna e desiderio di uguaglianza tra tutti gli uomini dunque furono il suo pane quotidiano fin da giovanissima. E in tempi in cui la difesa per gli animali non era argomento sentito come oggi, lei si dedicò anche a questa causa, sostenendo il vegetarianismo nonché iniziative legislative per la protezione degli animali.

Se sarete a Roma il 13 dicembre, alle 18,30 al Caffè Letterario Horafelix parleremo di lei: la Graphe.it ha appena pubblicato “Natale nel Nuovo Mondo”, una raccolta composta da tre racconti di Harriet Beecher Stowe, per la prima volta tradotti in italiano da Fabiana Errico. Il tema delle tre storie è natalizio, la qualità letteraria è altissima, e si può conoscere attraverso di esse l’esperienza autobiografica della scrittrice, mai del tutto palese ma presente tra le righe.

Sarà un bell’incontro, ve lo prometto, in compagnia della traduttrice Fabiana Errico, di Natale Fioretto della Graphe.it e… con me!

Vi aspetto


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