Susanna Trossero

scrittrice

Vampiri dell’anima

vampiri dell'anima

Da quanti vampiri siamo oramai circondati? Adulti, adolescenti, buffi o crudeli, ce n’è per tutti i gusti! Una passione divulgatasi in tutto il mondo a partire dal Dracula letterario di Bram Stoker del 1897 che stravolse la leggenda del sanguinario principe romeno Vlad Tepes Dracul, a quello cinematografico del 2012 (rigorosamente in 3 D) di Dario Argento, a breve in tutte le sale. Ben centoquindici anni di sete che mai si placa né mai è passata di moda…

Però oggi io voglio condividere con voi un altro genere di vampiro, quello creato da Baudelaire, artista scontento e disperato, uomo affascinante e colto, dal grande talento ma dall’indole svogliata e pessimista, sempre a corto di denaro, assiduo consumatore di droghe e amante del bello. È quasi un modello del tempo, Baudelaire, un cliché indiscutibilmente attraente nel suo modo di essere e coinvolgente nel suo scrivere.

Il suo demone assetato di sangue si aggira in una bellissima poesia d’amore, di passione e odio, intitolata appunto “Il vampiro”. Eccovela:

Tu, come lama di coltello
sei entrata nel mio cuore in lacrime!
Tu, forte come una torma di demoni,
folle ed in ghingheri,
sei venuta a fare del mio spirito umiliato
il tuo letto ed il tuo regno!
Tu, infame alla quale son legato
come il forzato alla catena,
come il testardo giocatore al gioco,
come il beone alla bottiglia,
come la carogna ai vermi!
Maledetta! Maledetta!
Ho pregato la spada rapida
di conquistare la mia libertà;
ho detto al perfido veleno
di soccorrere me vile;
macché! Il veleno e la spada
con disprezzo m’hanno detto:
“Sei indegno d’essere strappato
alla tua maledetta schiavitù,
imbecille! Se pure i nostri sforzi
ti liberassero da quel dominio,
tu stesso coi tuoi baci resusciteresti
il cadavere del tuo Vampiro!

 (tratto da I fiori del male, Newton & Compton Editore – Collana “I grandi classici dell’800”)

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