Susanna Trossero

scrittrice

Intervista a Susanna Trossero su La Meridiana

on 5 Gennaio 2009

Scrivere: un’arte complessa e articolata… Come vivi il tuo rapporto con la penna?
Il mio rapporto con la penna è di totale serenità, di complicità direi, e neppure davanti al foglio bianco che a volte non ne vuole sapere di sporcarsi d’inchiostro (il classico blocco dello scrittore) si incrina. È un rapporto idilliaco insomma, che mi diverte, mi stimola concedendomi il lusso di fantasticare per ore senza sentire di aver perso tempo! Non male, vero? Ed è addirittura un ottimo antidoto contro lo stress.

Prosa e poesia: la dicotomia letteraria per antonomasia… Tu come ti schieri?
Non mi schiero! Amo la poesia, è un “fatto” intimo, personale, è l’anima di chi scrive che spesso accarezza la tua provocando empatia. Molti dei miei versi, in passato, sono stati pubblicati ma, se devo quantificare, è con la prosa che passo il mio tempo, sia come autrice che come lettrice. Mentre la poesia è un momento: intenso ma breve.

I tuoi libri: la forza di una Natura che si ribella e la potenza di una passione che travolge… temi apparentemente lontani ma…
Ma con qualcosa in comune, volendo: il “difetto d’essere” inteso come la vulnerabilità dell’uomo, i suoi limiti, anche se in certi casi funge da contorno alla storia e in altri ne è protagonista indiscusso.

E di Susanna lettrice quali “segreti” ci sveli?
Adoro i fumetti di Dylan Dog, ho l’intera collezione e ne sono gelosissima! Ed ho, accanto alle poesie di Montale, Baudelaire, Dickinson, le storie dei serial killer più “famosi”. Paradossi della mia capiente libreria. Inquietanti? Ma no, sono innocua!

Serena Mazzucca
in La Meridiana – Newsletter mensile del Circolo letterario Bel-Ami
Novembre 2008, pagina 2

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