Susanna Trossero

scrittrice

Vuoi far parte della Meraviglia?

A te, che ancora ti meravigli davanti a un libro…

A te che hai compreso fin dall’infanzia quanto la sete di storie sia inesauribile: leggi, leggi, ma la sete resta e leggere diventa dipendenza!

A te che leggi mentre cucini, mentre aspetti una visita medica, in treno o al bar, ferma al semaforo correndo il rischio di bloccare la fila allo scatto del verde… A te che leggi di soppiatto, rubando tempo per il libro-amante… E a te che vorresti incontrare persone interessanti che ai libri o alla parola scritta hanno dedicato la vita: scrittori, giornalisti, accademici, danzatori, editori, bibliotecari, librai, illustratori, fumettisti, allievi e insegnanti, autori televisivi, lettori… potrei continuare ancora e già so di non aver citato qualcuno. Ecco, a te che tutto questo desideri considerandolo fonte di arricchimento, va il mio invito: da giovedì 29 settembre a martedì 4 ottobre, puoi venire a trovarci alla Fiera del Libro di Iglesias giunta alla VII edizione e di anno in anno sempre più ricca! Sul sito www.fieralibroiglesias.it e sui social media relativi trovi tutte le informazioni e aggiornamenti sul meraviglioso progetto dell’Associazione ArgoNautilus e… dimenticavo: tema della fiera, La Meraviglia! Dai un’occhiata al programma, porta gli amici e i tuoi figli anche se piccoli perché un bambino che legge sarà un adulto che pensa.

La parola scritta, ovunque essa sia collocata, è spesso già vicina a noi, a ciò che siamo o a ciò che abbiamo dentro e non raccontiamo, a ciò che ancora dobbiamo scoprire o a ciò che intimamente desideriamo, ed è un libro il miglior strumento per non perdere la seduzione del pensare, dell’immaginare, del lasciarsi coinvolgere o del riflettere.

La Meraviglia ti aspetta, affinché anche tu ne faccia parte.

Io continuo a stupirmi- scrisse Oscar Wilde – . È la sola cosa che mi renda la vita degna di essere vissuta.

 

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Il pane viaggiatore

Fiera del libro di Iglesias 2016

In questo inverno confuso, che ci ha regalato anticipi di primavera e improvvisi cali di temperatura, il nostro libro sul pane carasau ha davvero viaggiato tanto e tanto ha da raccontare. Antonella Serrenti e io siamo rimaste senza parole di fronte al costante interesse dei lettori, nei confronti del pane come alimento primario, simbolico, che diviene addirittura folklore perché ospite d’onore delle ricorrenze, delle giornate da custodire nella memoria, che accompagna momenti di gioia o di espiazione, pane così ben raccontato dai testimoni di questo libro, uomini e donne vissuti in un tempo difficile ma per assurdo più semplice, in cui vigeva una pace costruita con fatica, vissuta e respirata in un quotidiano antico che mai sapremo riprodurre.

L’anziano pastore che ci narra del pane carasau vissuto nei sogni illuminati dai bengala, in un’amistade (amicizia) nata sulla soglia di casa e interrotta bruscamente dal proiettile di una guerra, il pane puro nel sudiciume di una trincea che diviene per un istante cucina odorosa per due ragazzi cresciuti insieme, e insieme diventati uomini forse troppo presto.

Le donne dai capelli imbiancati che ricordano di quando il latte, durante la panificazione non aveva lo stesso sapore dei giorni “normali”; la nostra cucina diventava odorosa di buono e questo profumo di genuino e di pane appena sfornato impregnava anche il contenuto della mia tazza, trasformandola in qualcosa che mi resterà dentro finché vivrò.

Siamo davvero felici di aver portato in tante case questo pezzo di Sardegna che non è spiagge bianche o acque cristalline, ma anche odori caldi di camino acceso, di ginepro, di rosmarino, di origano posto ad essiccare in un fascio vicino alla porta… E un leggero fumo di legno secco, crepitante, ad avvolgere le pagine.

Il nostro è un libro che entrando di casa in casa porta sul tavolo una vera montagna di farina bianca e dobbiamo ringraziare tutti coloro che gli stanno aprendo la porta. Siete davvero tantissimi, in ogni regione d’Italia! E tanti sono stati i lettori che sono venuti a trovarci alla fiera del libro di Iglesias, un’esperienza entusiasmante che di certo ripeteremo l’anno prossimo.

Il pane carasau. Storie e ricette di un’antica tradizione isolana è un narratore dal potere di attrarre altre voci, altre storie, altri ricordi, che tutti voi state condividendo con noi.

Ad ogni incontro e in ogni luogo, voi scrivete il vostro libro mentre noi vi raccontiamo il nostro.

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