Susanna Trossero

scrittrice

La bellezza della solitudine

È bella la solitudine, quando non è compagna di vita ma necessità, scelta serena. È bello quel silenzio che la circonda, quel non dover parlare o muoversi ma limitarsi ad ascoltare l’assenza di qualunque cosa che non sia pensiero privato. Perché temerla? Perché non provar piacere a sguazzarci dentro coccolandoci un poco, in un dialogo intimo privo di giudizi, fatto di indulgenza, di dolcezza e pazienza…

Una passeggiata tra le colline dell’anima, a cercare un fiore in quel deserto di niente che crediamo di possedere in noi quando non siamo amati: e perché non amarci un poco di più noi stessi? Perché tanto affannarsi divenendo compiacenti, elemosinando approvazione e carezze, se possediamo in noi quel tesoro che ci occorre? Perché, in cerca di oasi dalle fresche sorgenti, ci si accontenta poi di bere sabbia?

Star bene con se stessi: questo è il trucco per condividere la vita con qualcuno che non paghi il prezzo dei nostri bisogni…

E ritagliarsi uno spazio per continuare a star soli, quando ci va. Per annaffiare quel fiore nato dal deserto, e guardarlo con occhi materni crescere e sbocciare.

Mi piace il mare d’inverno, con le conchiglie vomitate sulla riva da un’onda irascibile. Mi piace la collina in autunno, spoglia e colorata di sfumature ocra. Mi piace l’odore della terra bagnata, quando finalmente smette di piovere dopo giorni e giorni di rigagnoli e pozzanghere per la via. Mi piace la melodia delle cicale nei pomeriggi d’estate, quando la città si svuota e ti senti unica sopravvissuta. Tutto questo è mio, è vostro, e non ha bisogno d’altro che di attenzione, perché diventi ciò che ci serve quando crediamo di non aver più nulla.

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Armonia dei sensi

Mi piace il tono pacato, che induce all’ascolto. Mi piace il silenzio perché impregnato di solitario pensiero. Mi piace il libro che tengo sulle gambe, perché mi avvolge di parole senza che il mio udito ne venga violentato. Ci sono momenti sacri, e spesso sono quelli vissuti in solitudine: unici compagni una storia da leggere o delle note da ascoltare. Non bisogna temerli ma proteggerli, questi momenti preziosi. Una mamma che mi è molto cara, oggi ha detto ai suoi bambini: “Ricordate che nella vita potrete sempre contare su due grandi amici: un buon libro e della buona musica”.

Tutti dovremmo educare i nostri figli a questo…

Perché affannarsi di continuo? Perché temere la solitudine?

Ogni cosa dovrebbe accadere nel giusto momento, per essere essa stessa quella giusta. Ogni accadimento dovrebbe armonizzarsi con l’insieme come una nota dello spartito.

E invece spesso facciamo sì che tutto strida e apriamo la porta alle note stonate.

Un buon libro, della buona musica, i fiori sulla terrazza: armonia.

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