Susanna Trossero

scrittrice

Vi siete persi qualcosa?

Vi ricordate il nostro viaggio a puntate all’interno del libro? Dopo l’editing e la correzione di bozze, sono proseguiti con la Graphe.it gli incontri del martedì affrontando altri argomenti legati alla creazione di un libro, e ve ne sono tanti! Siamo abituati a vedere il libro come qualcosa di semplice e possibilmente ben confezionato, certi che il lavoro più grosso o impegnativo lo faccia soltanto l’autore, ma in realtà tante solo le figure che circondano questo prezioso contenitore di storie e oggi vi presento i video che vi siete persi e le testimonianze delle figure di cui sopra.

Per esempio, quanto è importante la copertina? E quanto lavoro c’è dietro il progetto grafico o l’idea? A chi spetta la decisione finale? Alessandro Marchesi, un grafico che ha realizzato tante copertine per famosi best seller, risponde a queste ed altre domande:

A seguire, un’altra piacevole conversazione riguardo alla promozione in libreria, ci viene regalata da Marco Mascellani di Byblos Group Distribuzione. Un aspetto meno noto eppure fondamentale perché è proprio da qui che comincia il vero viaggio, dunque sono certa che troverete molto interessante conoscere anche questi retroscena.

Abbiamo proseguito con un’altra importante domanda: come favorire al meglio la sinergia tra editori, autori, autrici e librerie sul territorio? Ne abbiamo parlato con Sabrina Montosi, punto di riferimento per molte case editrici umbre.

Ritengo interessante per chi scrive in particolar modo, conoscere ogni step legato alla pubblicazione, anche per affrontare e gestire al meglio il tentativo di farsi pubblicare. Allo stesso tempo, da lettrice posso dire di trovare apprezzabili questi incontri: quando mi dedico a qualcosa che mi piace o mi appassiona, saperne di più è per me un completamento importante.

Perché forse è vero che a volte comprendere non è semplice e non è detto che ci si riesca, ma è altrettanto vero che conoscere è fondamentale.

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La correzione delle bozze, passaggio fondamentale per fare un libro

Proseguono gli incontri del martedì, quelli che vi raccontano i segreti di un libro. Perché ne custodisce tanti, ma proprio tanti, e riguardano gli argomenti più disparati. Noi ne scegliamo uno per via della trama, o per la copertina accattivante, o ancora perché ne abbiamo letto la recensione o perché un’amica ce ne ha parlato con entusiasmo. Una volta letto, se ci è piaciuto ne parliamo anche noi ma poi “l’oggetto libro” trova spazio nella libreria di casa e passiamo a un altro, com’è giusto che sia. Ma, oltre all’autore che il libro lo fa vivere con i suoi personaggi e la storia, quanti altri nomi e volti partecipano con il loro lavoro affinché possa raggiungervi?

Se vi siete persi l’incontro di martedì scorso, ve lo propongo qui in attesa del prossimo:

La bellezza di lavorare sul testo: la correzione di bozze (avevate paura, a scuola, della matita rossa e blu?)

Oggi vi lascio con una buona notizia: finalmente in Italia si legge di più. Sembra che i dati evidenzino una risalita delle vendite e di conseguenza – si spera – della voglia di leggere che si presenta o ripresenta nella gente.

Leggere ha tanti significati e conseguenze, e in questo momento della mia vita voglio ricordarvi che è anche un modo per salvarsi da momenti difficili, creando uno spazio in cui si possa vivere altre realtà che possano distoglierci almeno per un attimo da tristezze, problemi o mutilazioni. Leggere per sopravvivere alla vita…

“Leggere per me era evasione e conforto, era la mia consolazione, il mio stimolante preferito: leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberante dentro la tua testa”. (Paul Auster)

Che quel silenzio vi raggiunga ogni volta che lo desiderate, questo è il mio augurio di oggi per voi.

Foto di Q K da Pixabay

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Un libro, questo sconosciuto…

Scopri di più su come si fa un libro grazie a un'iniziativa lanciata dalla Graphe.it edizioni: una serie di video che raccontano i vari aspetti del mondo editoriale.

Vi siete mai domandati che cosa c’è dietro un libro? Quanti ci lavorano o come ci lavorano, al di là di chi lo ha scritto? In quali gineprai si deve destreggiare l’editore, che cosa accade dopo la scelta adatta per una collana (e come “funzionano” le collane), in quale modo si interviene nel testo, e poi la scelta della copertina, la tipografia, il lieto evento rappresentato dalla pubblicazione e così via?

Ebbene, se vi interessano il punto di vista e l’esperienza di quella mia seconda famiglia che è la Graphe.it, vi suggerisco di guardare questi video a tema: rappresentano le prime tre tappe di un affascinante viaggio nel mondo del libro, viaggio che prosegue il martedì affrontando ogni dettaglio sul tema.

Al momento sono in rete una breve introduzione al “viaggio”.

Di seguito eccovi la prima sosta per sgranchire un po’ le gambe e chiacchierare con gli editori.

La seconda tappa ci spiegherà cosa è una collana – ossatura del catalogo di una casa editrice – e come lavora chi la dirige.

Nella terza, incontrerete anche il mio punto di vista su un argomento che mi sta a cuore: tre domande e tre risposte grazie alle quali potrete scoprire come si interviene su un testo e come vengono affrontati eventuali problemi legati ad esso: funziona? Non funziona? Può migliorare? E come?

Per le altre tappe del viaggio, dovrete attendere il martedì sera (oppure su Facebook, se preferite)…

Quale è la meta? Chissà, forse una vostra pubblicazione, o la possibilità di comprendere meglio come raggiungerla. Vi aspettiamo numerosi, sia che vi piaccia leggere sia che siate appassionati di scrittura. Perché, per entrambe le due possibilità, direi possa valere la frase di Fabrizio Caramagna che dice:

Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.

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Un regalino per voi

Che cosa pensate, degli audiolibri?

Pare siano nati negli anni ’30, al tempo venivano registrati su dischi in vinile ma ho letto che già nel 1877 con l’invenzione del fonografo, Edison stesse pensando a qualcosa di simile per i non vedenti. E se è vero che con internet gli audiolibri sono diventati parte del nostro quotidiano, in fondo è altrettanto vero che non ci siamo inventati niente di nuovo: erano audiolibri anche quelli che si ascoltavano alla sera, secoli dopo secoli, da bambini, prima di dormire… Certo, letti da voci familiari e amate, ma ascoltati con curiosità e trepidazione anche quando se ne conosceva quasi a memoria ogni singola riga!

Ho un’amica cara che per molto tempo li ha ascoltati alla radio, in auto, in quell’ora o poco più di tragitto per andare al lavoro. Un modo piacevole per ignorare traffico e semafori, pensieri o noie quotidiane, destinazione o quant’altro di non rilassante facesse capolino. A pensarci bene, non le ho mai domandato se le capita ancora – adesso che al lavoro non ci va più – di ascoltare quelle storie lette e interpretate da belle voci.

Ma attenzione: anche la storia più bella, se letta da una voce che non ci piace, perde tantissimo. Gli esperti consigliano di ascoltare prima un breve estratto per esser certi che ci lasceremo catturare senza difficoltà o distrazioni.

Oggi vi voglio regalare io una storia, ed è proprio quella che affianca il mio Tutti gli Alfredo del mondo nel libricino appena pubblicato dal titolo Un altro Natale, Graphe.it.

Si tratta di un racconto Ferdinando Paolieri, l’ultimo cantore della Maremma, si intitola Il Natale di Granfialunga e ci porta nel bosco, tra volpi affamate e umani dalla dispensa piena. Questo è il nostro piccolo regalo datato 1927, spero lo apprezzerete.

Buon ascolto!

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Diventare tecnologici: meglio tardi che mai!

Oramai lo sapete tutti, voi che mi seguite, la tecnologia non è il mio pane quotidiano: sono una nostalgica, è vero, ma comprendo la necessità di aprirsi al nuovo usando gli strumenti che proprio il nuovo offre. In fondo, a ben pensarci, è addirittura bello potervi raggiungere con un video, parlare con voi esternando qualcosa di più su un mio progetto andato in porto, sperare di regalarvi una breve chiacchierata che vi risulti piacevole.

Il mio Tutti gli Alfredo del mondo ha cominciato il suo viaggio nel migliore dei modi: ricevo commenti d’ogni genere ma tutti positivi, a pochi giorni dalla pubblicazione. Ed ecco spuntare le prime tre recensioni, anch’esse positive:

E poi è stato anche segnalato tra i libri della settimana dal Quotidiano del sud.

I progetti sono tanti, la scrittura chiama la scrittura e proprio il vostro apprezzamento e l’affetto che continuate a dimostrarmi alimenta le mie storie, dà vita ai personaggi, spinge a migliorare trame e intrecci. Nel caso di questo racconto però – contenuto ne Un altro Natale, Graphe.it – non vi sono trame e intrecci, non personaggi di fantasia: tutto appartiene alla mia realtà, come ho detto, a un momento della mia vita, a un incontro speciale che l’ha resa migliore. Che voi possiate leggere e capire l’importanza di ciò che ho scelto di condividere, è il più bel regalo di Natale che possiate farmi, perché avere dentro qualcosa da dire ma non trovare qualcuno che ascolta è sempre molto triste, nella scrittura così come nella vita vera. Per questo, ancora una volta, vi ringrazio e vi abbraccio tutti virtualmente (ve l’ho detto che sono diventata tecnologica, no?)

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