Susanna Trossero

scrittrice

Felice primavera

mio blog primavera

Rieccomi qui con voi, in questo luminoso sabato di primavera appena cominciata. Lo so, lo so, è piuttosto indecisa, ma datele il tempo di ambientarsi!

Ieri c’è sta la presentazione di Adele al Settegarba, un delizioso e ospitale wine bar del quartiere Garbatella a Roma, e ancora una volta ho rivisto volti conosciuti e ne ho incontrato di nuovi, ma ciò che non smette mai di stupirmi è il calore che ritrovo in questi incontri. Scrivere non è solo un modo per isolarsi dal resto del mondo, ma è anche un ottimo strumento per andar fuori a conoscerlo, il mondo! Ho rivisto con gioia una vecchia amica e concittadina (sono tanti i sardi che vivono nella capitale, sapete?), una ragazza che era presente all’incontro di Nettuno, un’altra che ci sta seguendo a tutti gli incontri del Lazio, poi diverse persone che già avevano letto il libro ma volevano discuterne con gli autori, il figlio di una mia allieva dei laboratori di scrittura, appassionato di psicologia… Perché vi dico questo? Perché là fuori è pieno di bellissime persone e non è fondamentale scrivere un libro per incontrarle, basta aprirsi al mondo, guardarsi attorno appena un po’ lasciando da parte quel negativo che ci appare.

Felice primavera a tutti, vi lascio con un qualcosa che la cara amica Valeria mi ha mostrato dicendo: “Tutto questo mi fa pensare alla tua Adele.”

Ci sono persone che non finiscono mai di amarsi.
Semplicemente si stringono,
aprono le vele delle loro barche nelle tempeste
e insieme solcano i mari delle loro vite.
Puoi vederle perdere la rotta, ma,
in qualsiasi bufera, reggono insieme il timone.
Le puoi vedere al tramonto, sui vecchi moli in disuso.
Mano nella mano, la loro storia è dentro i loro occhi
stanchi ma felici.
Spesso puoi trovarne qualcuna seduta su una panchina.
E, nella sua solitudine,stringe la felicità.
Hanno vissuto non come dovevano, ma, come volevano.
Non per amore, ma, con amore.
E la gioia non è arrivata mai dall’aver superato
la tempesta.
Loro hanno stretto.
Hanno semplicemente stretto insieme il loro timone.

(Alessia Auriemma)

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Ci vediamo alla Garbatella?

Garbatella

Ed eccoci pronti per un altro incontro! Questa volta la nostra Adele vi aspetta al Wine Cocktail bar Settegarba, alle 18,30 di venerdì 22, in via delle Sette Chiese 58 a Roma, quartiere Garbatella. Come sempre, si parlerà di scelte di vita, della difficoltà di vivere in coppia, ma anche semplicemente dell’effetto che può fare un libro sul nostro stato d’animo.

Sto ricevendo mail bellissime da persone che non conoscevo prima e che mi contattano dopo aver letto Adele, mail che raccontano di coinvolgimento, di apprezzamento, di condivisione ed empatia. Paola mi scrive

Meravigliosa, Adele, mi ha riportato alla mente situazioni, storie, racconti che, davanti ad un braciere mia nonna faceva… ADELE è tutte noi , è il cuore pulsante del passato ma è altrettanto giovane e vibrante. Debole e fortissima, segreta e libro aperto, sorella, amica, madre a suo modo ma madre, amante, moglie, compagna… Adele è soprattutto emozione… grazie Susanna!

E Marina, con

il vostro libro mi ha suscitato tantissime emozioni, è uno di quei libri che non riesci a mollare e l’ho letto quasi tutto di un fiato mentre ero a letto con la febbre. Forse per questa assenza di difese, la storia di Adele penetrava a fondo nel mio animo, e l’ho seguita in tutto il suo percorso, riconducendomi a ricordi miei, a racconti appartenuti ad altri, alla solidarietà che abbiamo imparato ad avere verso le donne, nonostante chi ci vuole “antagoniste”.

Paolo invece dice

Sto osservando con occhi nuovi la mia donna, e sono molto più attratto da ciò che nasconde dietro quella calma apparente, più curioso, più desideroso di andare a fondo e conoscere i suoi più intimi o scomodi pensieri…

Ma c’è anche Nello che mi ringrazia perché

sebbene il tempo sia davvero poco, con questo libro mi sono riavvicinato alla lettura!

E Daniela che racconta

oggi vorrei avere ancora mia madre vicino, per sapere quante e quali cose ha nascosto a noi figli per riuscire a vivere una vita intera con mio padre…

Sono più le donne a scrivermi, lo ammetto, ma vorrei tanto che questo libro fosse commentato in egual misura dagli uomini: alle presentazioni lo state acquistando in tanti, fate sentire anche la vostra voce, qualunque sia il vostro pensiero! In fondo non è solo un romanzo che spinge verso la comprensione della natura femminile nelle sue contraddizioni, ma è anche una storia che invita all’indulgenza per le debolezze maschili, e dunque al rispetto per entrambi i sessi.

Ci vediamo venerdì alla Garbatella!

 

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