Susanna Trossero

scrittrice

Le strade della memoria

passo per una strada

“L’olfatto è una vista strana. Evoca paesaggi sentimentali attraverso il disegno improvviso del subconscio. L’ho sentito molte volte. Passo per una strada. Non vedo niente, o meglio, guardando tutto, vedo come vedono tutti. So che passo per una strada e non so che essa ha dei lati fatti di case diverse e costruite da persone umane. Passo per una strada. Da una panetteria esce un profumo di pane che per quanto è dolce dà la nausea. E la mia infanzia allora compare da un determinato quartiere distante, e un’altra panetteria mi appare da quel regno di fate che è tutto quello che ci è morto. Passo per una strada. Profuma improvvisamente di frutta disposta sul ripiano inclinato dell’angusta bottega; e la mia breve vita di campagna, non so più quando e dove, ha alberi alla fine e tranquillità nel mio cuore, indiscutibilmente bambino. Passo per una strada. Mi frastorna, senza che me lo aspetti, l’odore di cassette del falegname, e io sono finalmente felice, perché sono tornato, con il ricordo, all’unica verità, che è la letteratura.” (Fernando Pessoa)

…Passo per una strada e ne riconosco avvallamenti, curve, piccole buche che forse sono nuove ma che mi appaiono vecchie e familiari perché lo è quella strada. Vi passo assorta in chissà quali pensieri ma i fotogrammi di un tempo andato si mescolano al passo lento e involontario: i piedi vanno da soli, meccanicamente, perché hanno memoria del movimento consueto, ma sono seduta ed è il pensiero che va. E ha ragione Pessoa sul restare frastornati dall’olfatto, mentre il sole tramonta ovunque; tramonta qui dove adesso sono ma lo fa anche là su quella strada familiare, modificandone il colore mano a mano che il sole se ne va dietro le case. L’odore è di dolci appena sfornati. Eppure la memoria mente, modifica, elabora, trasforma. E forse, quella strada non c’è più o non c’è mai stata.

No Comments »