Susanna Trossero

scrittrice

Buon Natale anche a chi ha perduto il sorriso

Buon Natale 2012Ci siamo quasi… tra poco sarà Natale, una buona occasione per stare in famiglia, abbandonare le diete, abbracciare figli e nipoti, sentirsi di nuovo un po’ bambini guardando le luminarie con il naso all’insù, e magari per scartare qualche pacchetto ben infiocchettato!

In questi giorni ho ricevuto delle deliziose cartoline natalizie, e altrettante ne ho spedite, perché trovo che ci siano cose che non mutano d’aspetto e intensità, nonostante il progresso. Ed è di questo che si è parlato nella trasmissione televisiva di TV2000 che mi ha ospitata mercoledì 19 scorso, titolata C’è posta per me. Qui per vederne un piccolo pezzo.

Oggi dunque vi auguro un sereno Natale, fatto di gioia e famiglia, di buone parole e di caldi sguardi, e lo auguro ai miei cari, agli amici e alla Graphe.it, la “mia” fantastica casa editrice che da anni mi accompagna e realizza i miei sogni letterari!

Per molti altri purtroppo saranno giornate impregnate di solitudine o malinconia, accade ogni anno che per taluni (e non sono pochi) l’albero sia spoglio così come il cuore si sente, e il mio pensiero va proprio a te lettore che stai provando tutto questo: ti auguro di trovare, nel tuo quotidiano senza luci, una piccola cosa improvvisa per cui valga la pena di sorridere. A volte basta davvero poco, e sebbene non sia una soluzione è almeno una tregua al pensiero negativo. Apriti all’odore della pioggia o al cielo terso, alla brina sull’erba del giardino, dove un solitario rospo vaga da tempo, all’odore di camino che spesso impregna le vie, o alla rilettura di vecchie lettere che ti hanno scaldato il cuore. Di certo ne riceverai delle altre, e altri sorrisi si affacceranno alla tua porta. Non è una falsa promessa ma una verità: non è mai sempre e solo buio se abbiamo mantenuto occhi per guardare.

Buon Natale

Vostra Susanna

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E tra le mura il cuore. Intervista all’autrice Susanna Trossero

Le mura (qualcosa di duro e impenetrabile) e il cuore (simbolo della disponibilità): come si conciliano questi due elementi che danno il titolo al tuo libro?
In effetti, apparentemente sono inconciliabili, me ne rendo conto. Qui le mura sono intese come un luogo duro, difficile da abitare, che imprigiona l’anima, ma ho imparato che sentimenti positivi e apertura verso gli altri, possono aprirsi un varco ovunque, o almeno ci si può provare! Credo che chi ancora aiuta una vecchina ad attraversare la strada in pieno centro a Roma, che chi riesce a cantare la sua canzone preferita seppur bloccato nel traffico, o chi è ancora in grado di intenerirsi davanti al fiume di bambini che escono da scuola, è colui che si è salvato, colui che può dire senza pericolo di smentita che le mura della città non possono nulla, se tu non lo vuoi.

La città, sotto diversi punti di vista, è l’argomento centrale del libro: come vive la città Susanna Trossero?
Io vengo dalla provincia, da luoghi in cui la natura è dietro l’angolo e per raggiungerla non devi sfidare il traffico. Da luoghi che profumano di salsedine e semplicità, e nei quali non occorre controllare l’agenda per incontrare gli amici. La città ti isola, non è a misura d’uomo, ti ruba il tempo e arriva sera che non sai com’è potuto succedere. Nondimeno, qui ho incontrato belle persone (in questo sono molto fortunata: le incontro ovunque) e tanta poesia. Roma ha un fascino incredibile se si va oltre le apparenze o l’incubo del raccordo anulare. Bisogna saper guardare, sentire, e uscire di casa il più possibile (magari usando i mezzi pubblici… è un consiglio) tra statue uniche al mondo, vecchie vie del centro dai portoni fatiscenti (e gerani nei balconi), o tra le iscrizioni piene di passato. Si respira una malinconia nostalgica che va oltre lo smog. E che dire delle piante di capperi che nascono, vivono e sopravvivono tra le crepe delle vecchie mura? Piccoli grandi miracoli della natura che mi incantano.

Visto che viaggi molto, qual è la tua città ideale?
La mia città ideale non c’è… C’è il piccolo villaggio sulla costa, con la gente eternamente abbronzata per via della vita e del lavoro all’aria aperta, e il mare d’inverno che sfoga la sua rabbia contro il faro. Mi piace la mia terra, la Sardegna. Mi piacerebbe vivere in luoghi che me la ricordino ma che non siano stati mortificati dall’inquinamento di fabbriche, basi Nato e quant’altro. Mi piace poter vivere le piccole cose senza guardarle dai vetri, e la mia terra questo te lo concede ogni giorno. Ma mi innamoro ad ogni viaggio, lo ammetto, e un po’ la tradisco. Adesso mi affascinano le contee del Maine, quelle che si affacciano sull’oceano e che vorrò andare a vedere prima o poi. Ma ritengo anche che il luogo ideale in cui vivere sia quello in cui ci si sente appagati, quello in cui possiamo ascoltare e seguire le nostre inclinazioni e costruirci una serenità interiore.
Roma, in questo, mi sta trattando bene.

E tra le mura il cuore è un libro che va letto soprattutto… quando?
Questo è il libro delle piccole cose, dei pensieri che vagano a volte distratti altre attenti a ciò che lo sguardo fotografa per strada. Credo che si possa leggere in un momento di pace, quando il nostro gatto fa le fusa, il divano ci accoglie, più confortevole del solito, e la casa ci sembra finalmente “tana” sicura.

E chi è il lettore ideale?
Chi ha ancora voglia di liberare i suoi, di pensieri. A me capita, quando leggo riflessioni semplici e a volte un poco malinconiche, di aver voglia di scriverne di mie, stimolata proprio da quella semplicità. Mi sento condotta per mano in quell’altrove dove c’è spazio per l’anima, per l’essenza. Ecco, il lettore ideale è colui che viene con me.

Susanna Trossero
E tra le mura il cuore. Pensieri e stagioni in città
pp. 56, euro 6,50
disponibile anche in eBook (euro 2,99)

tratta da GraphoMania

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Intervista a Susanna Trossero e Sandro Ghiani

Come nasce il libro “L’angelo della porta accanto”?
Susanna
: Nasce dalla fantasia di Sandro e dal nostro fortunato incontro. Lui, che ha dentro la testa un’infinità sorprendente di storie e idee, aveva da tempo buttato giù sulla carta una traccia dei quattro racconti pubblicati in questo libro, ma desiderava svilupparli con qualcuno che comprendesse quel tipo di fantasia. Ricordo che mi disse: “Non cerco uno scrittore, ma un complice sensibile, che voglia bene a questi personaggi e che gliene faccia incontrare di altri”. Ci ha presentati un amico comune, un cineasta, ed è stata una fortuna perché in men che non si dica le storie si sono sviluppate da sole, con noi due che sommersi di appunti parlavamo di questo o quel personaggio, quasi avessero preso a vivere con noi realmente, quasi facessero parte del nostro quotidiano!

Sandro: Da piccolo mia nonna mi raccontava delle storie spesso inventate lì per lì, sapendo di farmi contento. Aveva un’inesauribile fantasia e le storie erano sempre diverse! Quarant’anni dopo l’ho sognata e mi ha detto: “Sandro, io ti voglio aiutare, voglio ancora farti contento, ma tu dovrai fare almeno una piccola preghiera per me”. Beh, io l’ho fatta e da quel giorno la mia vita è cambiata, ho conosciuto tanti angeli tra i quali Susanna. Ecco, è da qui che quelle storie di un tempo hanno preso vita.

Scrivere oggi un libro che ha come filo conduttore l’amore non rischia di essere un po’ troppo fuori moda, svenevole o di strizzare l’occhio ad un buonismo di facciata?
Sandro: L’Amore è un insieme di grandi sentimenti, una molla che fa girare il mondo a dispetto delle cose negative, e non potrà mai passare di moda, in qualunque forma si manifesti, un incontro, un gesto, un sorriso o… un libro.

Susanna: No, non “questo” libro. Sono convinta che possa avvolgere il lettore di… dolcezza; che possa farlo sorridere anche mentre fuori dalla porta c’è il caos; che possa fargli spegnere la televisione per qualche ora riscoprendo il piacere della leggerezza. Più che svenevole, è un libro “indulgente”, che non dimentica la realtà o gli egoismi, ma perdona tutto concedendo un’altra possibilità.

Secondo voi, quale è l’atteggiamento giusto con cui leggere il vostro libro?
Sandro: In un incontro di pugilato ci sono dei round dove se le danno di santa ragione. Ogni round è intervallato da un gong che dà modo ai partecipanti di riprendersi. In fondo è un po’ come nella vita di ogni giorno, spesso caotica. Ecco, vorrei che questo libro rappresentasse, per i lettori, il gong.

Susanna: Mi piace questa del gong! Mi associo, aggiungendo che l’atteggiamento giusto è quello della necessaria apertura alle porte della fantasia. Sono storie che vanno lette con le ali di uno dei protagonisti, per volare in un mondo dove niente è impossibile. Potrebbero addirittura essere considerate fiabe, ma fiabe “diverse”, che sfiorano il buio lasciando intravedere la luce.

A chi consigliate la lettura di questo libro e perché
Susanna: A chi sente il desiderio o la voglia di sognare ancora un po’, a chi il sogno sta mancando, a chi vuole condividere una lettura leggera con i propri figli, a chi ha ancora voglia di essere figlio per sentire una storia prima di dormire.

Sandro: Intanto, naturalmente, a chi ha bisogno di quel gong. E poi a chiunque stia cercando qualcosa dentro di sé, qualcosa che forse è andato smarrito per strada, fuorviato dalle circostanze, dalla superficie. A coloro che vogliono ritrovare l’anima di se stessi, scendendo in profondità, oltre l’ego e qualunque altra velleità.

Domanda per Sandro: dal cinema alla carta stampata. Come mai questo salto?
A dire il vero, io ho sempre scritto, ho cominciato a farlo anche prima di avvicinarmi alla recitazione: piccole storie, pensieri, fantasie, sceneggiature. Tutto materiale rimasto a lungo nel cassetto dei sogni. Dopo tanti ruoli stabiliti da altri, ho avvertito prepotente la necessità di dare qualcosa di me, qualcosa che mi appartenesse, e poi credo proprio che in questo “salto”, per usare le tue parole, sotto sotto ci sia lo zampino di mia nonna!

Domanda per Susanna: racconti, racconti e ancora racconti. Ma la tua ispirazione è inesauribile?

Mi auguro di sì! Considera che anche i miei cassetti, così come quelli di Sandro, sono ancora pieni… A dire il vero però, sento la necessità di scrivere un romanzo, e ci sto lavorando anche se ammetto che si tratta di un progetto impegnativo. Vedi, quando leggo qualcosa che mi piace non vedo l’ora di arrivare all’ultima pagina per vedere come va a finire, salvo poi rammaricarmene perché è arrivata troppo presto. Quando scrivo mi comporto allo stesso modo: per quanto possa sembrare assurdo non so neppure io che faranno i protagonisti delle mie storie, dunque vado di fretta per scoprirlo, e da qui la predilezione per i racconti. Stavolta cercherò di rallentare, e vedremo che succederà. E poi, io e Sandro abbiamo altri progetti che intendiamo condividere, ora che abbiamo scoperto di essere un buon team!

da GraphoMania

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Intervista su Radio 3 Network

Ecco una mia intervista andata in onda su Radio 3 Network. Buon ascolto!

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Intervista su Radio 3 Network


Carissime amiche e carissimi amici,

domani mattina – giovedì 7 maggio – alle ore 9,00 sintonizzatevi su Radio 3 Network e ascolterete la mia intervista.

Radio 3 Network trasmette in FM sui 91,7 per le provincie di Siena, Firenze, Pisa e per la Val d’Elsa, Val di Cecina e Val di Pesa. Ma la radio si può ascoltare in tutt’Italia in streaming direttamente dal sito dell’emittente.

Non lasciatemi sola, vi prego! Anche se non vi vedrò, mi sarà di conforto sapere che mi state ascoltando.

Promesso?

Susanna
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