Una mia amica, Loriana, mi ha inviato queste riflessioni sul mio libro L’angelo della porta accanto. Grazie!
Gli angeli custodi esistono! Sono forze positive che ci avvolgono con la loro energia e ci proteggono notte e giorno.
I quattro racconti di Susanna e Sandro, contenuti nel bel L’Angelo della porta accanto, hanno il sapore della speranza.
Il primo dei quattro, Un cuore grande così, ha risvegliato il mio Angelo, una stella di 46 anni che dodici anni fa mi ha donato un rene.
Ho condotto una vita normale grazie a lei e soprattutto ho finito con la dialisi.
È stato commovente leggere un libro e rivivere i drammi di allora.
Elena è una bimba cardiopatica che potrà sopravvivere solo grazie ad un cuore artificiale o a un trapianto. È troppo piccola perché le si possa spiegare ciò che le succede, eppure è così sensibile che, alla fine, capirà da sola.
Suo padre è molto coinvolto nella vicenda e non capisce Manuela, sua moglie, che invece si butta sul lavoro e sembra assolutamente insensibile e incurante della malattia della figlia.
Da persona che ha vissuto la stessa vicenda, sono rimasta impressionata dal modo in cui gli autori sono riusciti a rendere le emozioni e i sentimenti di tutti i personaggi che ruotano intorno alla storia di Elena, di Nicola, di Manuela e soprattutto del povero Andrea e dei suoi genitori.
Tutti comportamenti molto umani, sia quando i personaggi si dedicano con abnegazione alla cura e all’assistenza, sia quando, per propria inadeguatezza e paure ataviche irrisolte, assumono comportamenti non condivisibili coi più. Quella madre che fugge i drammi e si chiude in un mondo tutto suo, non è una madre che ama di meno, ha solo una gran paura di perdere la sua adorata bambina e questo emerge dalle parole non scritte. Tutte quelle parole si intuiscono alla fine e si riempiono di immensi significati.
Elena rinata grazie ad Andrea è una bimba nuova, matura, che capisce quanto la sua vita sia importante anche per i genitori di quel piccolo Angelo che tutte le sere li sfiorerà con una carezza.
Non ho ancora letto gli altri racconti, ma ci tenevo a raccontare le mie emozioni non solo di lettrice ma anche di donna che ha ricominciato a vivere grazie all’altruismo di un Angelo della porta accanto.
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