Susanna Trossero

scrittrice

Un mondo migliore

Non mi piace questo mondo.

Non mi piace un mondo in cui professionisti che hanno scelto la via della tutela dei minori diventando operatori del settore, assistenti sociali, psicologi, poi si riducono a vendere bambini simulando disagi familiari, dopo averli strappati ai genitori.

Non mi piace un mondo in cui una ragazza che agisce a modo suo portando in porto la sua nave, piuttosto che essere contestata per l’azione illegale viene insultata e minacciata di stupro con ricchezza di dettagli racapriccianti.

Non mi piace un mondo in cui vengono abbandonati centinaia di animali perchè è arrivata l’estate e sono uno scomodo impegno. Un mondo in cui altri vengono uccisi e torturati per semplice “piacere” personale.

E non mi piace un mondo in cui i soprusi servono a ottenere più like, i selfie più atroci a vincere la gara a chi è più figo.

Non mi piace un mondo in cui la politica è arma contro i più deboli, il suicidio una soluzione per chi non ha più i soldi per l’affitto.

Ma è questo, anche questo, il mondo in cui vivo. In cui a volte verso lacrime di delusione, di amrezza. Di impotenza.

Però… è anche un mondo in cui sotto la superficie ho conosciuto persone meravigliose, che infondono fiducia quando la fiducia non è di casa. Che progettano abbandonando rimorsi o rimpianti. Che coltivano rapporti e passioni, che arricchiscono chi le incontra, che perseguono la via del rispetto. Per il prossimo, per la vita, per ogni essere vivente. Che conoscono radici, non solo apparenza.

Radici.

E allora, questo mondo mi piace un po’ di più, e mi aiuta a capire che ha ragione James Joyce:

“La vita è come un eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii”.

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