Susanna Trossero

scrittrice

Un regalino per voi

Che cosa pensate, degli audiolibri?

Pare siano nati negli anni ’30, al tempo venivano registrati su dischi in vinile ma ho letto che già nel 1877 con l’invenzione del fonografo, Edison stesse pensando a qualcosa di simile per i non vedenti. E se è vero che con internet gli audiolibri sono diventati parte del nostro quotidiano, in fondo è altrettanto vero che non ci siamo inventati niente di nuovo: erano audiolibri anche quelli che si ascoltavano alla sera, secoli dopo secoli, da bambini, prima di dormire… Certo, letti da voci familiari e amate, ma ascoltati con curiosità e trepidazione anche quando se ne conosceva quasi a memoria ogni singola riga!

Ho un’amica cara che per molto tempo li ha ascoltati alla radio, in auto, in quell’ora o poco più di tragitto per andare al lavoro. Un modo piacevole per ignorare traffico e semafori, pensieri o noie quotidiane, destinazione o quant’altro di non rilassante facesse capolino. A pensarci bene, non le ho mai domandato se le capita ancora – adesso che al lavoro non ci va più – di ascoltare quelle storie lette e interpretate da belle voci.

Ma attenzione: anche la storia più bella, se letta da una voce che non ci piace, perde tantissimo. Gli esperti consigliano di ascoltare prima un breve estratto per esser certi che ci lasceremo catturare senza difficoltà o distrazioni.

Oggi vi voglio regalare io una storia, ed è proprio quella che affianca il mio Tutti gli Alfredo del mondo nel libricino appena pubblicato dal titolo Un altro Natale, Graphe.it.

Si tratta di un racconto Ferdinando Paolieri, l’ultimo cantore della Maremma, si intitola Il Natale di Granfialunga e ci porta nel bosco, tra volpi affamate e umani dalla dispensa piena. Questo è il nostro piccolo regalo datato 1927, spero lo apprezzerete.

Buon ascolto!

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Ogni prima volta

E dunque è nato!

Non ridete, non prendetemi in giro pensando a me come a una sciocca: la prima volta che prendo in mano una mia nuova pubblicazione, che guardo una copertina che porta il mio nome – chi scrive sa quanto io dica il vero – mi sento davanti a un nuovo nato! Andrà subitissimo per la sua strada dimentico di me, questo è vero, ma è frutto di una mia gestazione e sul finire del tempo in cui è stato solo mio verrà aiutato da mani esperte ad essere migliore, a vestire qualcosa che lo rappresenti (una copertina spesso è un biglietto da visita per i sensi).

Ci si sente gratificati, quando una storia che viveva dentro di noi comincia il suo viaggio. E gratificati ci si sente quando qualcuno crede in noi e su di noi investe ancora una volta.

“Un altro Natale”, della Graphe.it, è la nuova strenna natalizia della collana “Natale ieri e oggi”: accanto a un autore d’altri tempi – quest’anno vi presentiamo Ferdinando Paolieri – ve n’è sempre uno contemporaneo, e stavolta sono io con il racconto “Tutti gli Alfredo del mondo”. Una storia vera, che mi appartiene e che vorrei tanto raggiungesse quella parte più vulnerabile, intima e accogliente che ognuno di voi possiede e custodisce. Sì, nella nuova pubblicazione che offro ai lettori non c’è fantasia, nulla di inventato: vi regalo una storia d’amore, sentimenti reali, e spero apprezzerete la motivazione che mi ha spinta a farlo… la comprenderete soltanto all’ultima pagina.

Sto diventando – “finalmente”, direte voi! – tecnologica, dunque in occasione dell’uscita del libro “Un altro Natale” ho partecipato alla mia prima presentazione on line, che potete vedere e ascoltare cliccando qui

Nel frattempo ringrazio chi già mi sta scrivendo per dirmi che a soli 3 giorni dalla pubblicazione ha letto e recepito il mio messaggio contenuto nel libro: c’è chi lo ha fatto in aeroporto e mi ha sgridata perché si è commossa, c’è chi mi ha ringraziata per aver compreso il suo stesso pensiero, c’è chi mi ha detto che grazie alle mie parole ha guardato qualcuno con occhi nuovi. Ma sono io a voler ringraziare tutti voi che ancora mi seguite, e chi sta cominciando adesso a leggere qualcosa di mio o ancora chi forse lo farà: è grazie a ogni singolo lettore che la mia passione per la scrittura resta sempre viva nel tempo!

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Classici o contemporanei?

Ho scoperto il piacere dei classici un po’ tardi ma mai troppo. Da ragazzi si vivono queste letture come imposizioni scolastiche e il rifiuto è quasi obbligatorio, non è vero? Forse, anche con i libri c’è un tempo giusto ed io oggi non potrei fare a meno dell’immortalità di certi brani, di stili, frasi, autori, storie…

Mi ha fatto un certo effetto, dunque, far parte quest’anno della collana di narrativa della Graphe.it Natale ieri e oggi. Sì perché la suddetta collana prevede che un autore classico e uno contemporaneo viaggino insieme verso i lettori, con due storie che regalino qualcosa di più al Natale di chi le leggerà: una piccola magia, un messaggio importante, un momento lieve…

Ne Un altro Natale, ho l’onore di affiancare colui che è stato definito l’ultimo cantore della Maremma, Ferdinando Paolieri. Il suo italiano perfetto, i personaggi particolari, la natura raccontata con linguaggio semplice eppure al contempo ricco e prezioso, ne fanno un autore da conoscere ed io spero di essere sua degna compagna d’avventura con il mio scrivere!

Entrambi, di questo sono certa, amiamo ogni essere vivente…

“E ti prometto che non mi lascerò mai vincere dall’ira, che non desidererò nulla che non sia di mia strettissima competenza, e non farò mai male a nessuno.
– Specialmente alle bestie! Perché si comincia da quelle.
– Nemmeno alle bestie.”

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