Susanna Trossero

scrittrice

Lavorare l’argilla

All-focus

Ho terminato da pochissimo un lavoro di editing e correzione di bozze per un privato, appassionante e interessante a tal punto da non farmi avvertire il peso di una concentrazione costante, necessaria per ottenere un buon risultato.

Non posso dirvi nulla sul contenuto di questo testo, ma su ciò che si prova a vedere qualcosa di buono prendere forma concreta sì, voglio dirvelo.

A volte è un po’ come lavorare la creta e ci vuole non solo pazienza ma anche tranquillità, non bisogna aver fretta né inseguire un unico risultato. Ci sono testi che nascono con impurità tali da necessitare di grandi manipolazioni, ancora panetti grezzi ma dall’idea ben definita nella mente degli autori. Altri, come nel caso appena accennato, che hanno già conosciuto le mani, il tocco amorevole, la garza o la tela: nessun sassolino, nessuna bolla d’aria, già sai che in cottura riveleranno soltanto perfezione. Sì, sono idee che già possiedono una forma e tu devi soltanto portar via il materiale in eccesso, pezzi unici per i quali puoi creare una struttura di sostegno, ecco tutto, in aiuto a chi li ha creati.

Si dice che il tempo indurisca troppo i lavori in creta, ma la giusta cottura serve a che in futuro non si riducano in polvere.

Ebbene, quando un testo possiede carattere, una efficace armatura, lavorarci per levar via ogni possibile imperfezione fa sì che abbia vita lunga, nelle librerie e nell’anima dei suoi lettori. Questo è ciò che auguro sempre a chi con fiducia mi commissiona lavori di editing, e crede nel mio supporto professionale.

Quando poi questi libri vedono la luce e ne ricevo una copia con dedica tutta per me, quando scopro il mio nome nei ringraziamenti o quando leggo recensioni positive, quelle lunghe ore passate a tavolino scompaiono perché prevale la soddisfazione, la gioia per aver accompagnato qualcuno fino a là.

Una prima pubblicazione è per ogni autore un importante punto d’arrivo, ma non la meta. Un viaggio che si spera non la raggiunga mai, e che offra stimoli e spunti sempre nuovi, destinazioni che sono tappe, tante e differenti.

Per scrivere, dobbiamo sentirci vivi, saper godere dei colori e dei profumi, trasformare albe e tramonti in emozioni, il mare d’inverno in struggimenti, le nuvole in storie, le impronte sulla sabbia in sentimenti o reticenze.

E non temere mai la solitudine, condizione necessaria per lavorare l’argilla dell’anima.

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Vi siete persi qualcosa?

Vi ricordate il nostro viaggio a puntate all’interno del libro? Dopo l’editing e la correzione di bozze, sono proseguiti con la Graphe.it gli incontri del martedì affrontando altri argomenti legati alla creazione di un libro, e ve ne sono tanti! Siamo abituati a vedere il libro come qualcosa di semplice e possibilmente ben confezionato, certi che il lavoro più grosso o impegnativo lo faccia soltanto l’autore, ma in realtà tante solo le figure che circondano questo prezioso contenitore di storie e oggi vi presento i video che vi siete persi e le testimonianze delle figure di cui sopra.

Per esempio, quanto è importante la copertina? E quanto lavoro c’è dietro il progetto grafico o l’idea? A chi spetta la decisione finale? Alessandro Marchesi, un grafico che ha realizzato tante copertine per famosi best seller, risponde a queste ed altre domande:

A seguire, un’altra piacevole conversazione riguardo alla promozione in libreria, ci viene regalata da Marco Mascellani di Byblos Group Distribuzione. Un aspetto meno noto eppure fondamentale perché è proprio da qui che comincia il vero viaggio, dunque sono certa che troverete molto interessante conoscere anche questi retroscena.

Abbiamo proseguito con un’altra importante domanda: come favorire al meglio la sinergia tra editori, autori, autrici e librerie sul territorio? Ne abbiamo parlato con Sabrina Montosi, punto di riferimento per molte case editrici umbre.

Ritengo interessante per chi scrive in particolar modo, conoscere ogni step legato alla pubblicazione, anche per affrontare e gestire al meglio il tentativo di farsi pubblicare. Allo stesso tempo, da lettrice posso dire di trovare apprezzabili questi incontri: quando mi dedico a qualcosa che mi piace o mi appassiona, saperne di più è per me un completamento importante.

Perché forse è vero che a volte comprendere non è semplice e non è detto che ci si riesca, ma è altrettanto vero che conoscere è fondamentale.

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