Susanna Trossero

scrittrice

Forse sono fortunata

Di rientro dalla Sardegna, ho nel bagaglio da risistemare nella mia casa romana dei nuovi e bellissimi ricordi dati da incontri che lasciano come sempre il segno. Perché “come sempre”? Perché forse sono fortunata, certo, ma sappiamo che è proprio la scrittura a creare un ponte tra noi e gli altri dando vita a connessioni inaspettate.

Il 20 aprile, alla libreria Cossu di Carbonia, ho tenuto un seminario di scrittura terapeutica: la scrittura come fonte di benessere, strumento per far pace con noi stessi accettandoci e ricollegandoci al mondo, argomento che mi sta particolarmente a cuore anche per ragioni personali. Ebbene, la sorpresa questa volta mi è stata data dalla presenza di giovanissime ragazze, interessate al tema ma anche capaci di raccontare in pubblico delle loro vulnerabilità e della ricerca di sollievo attraverso carta e penna.

Non capita spesso in tempi come questi, di scoprire nei più giovani il piacere della scrittura a mano, delle riflessioni scritte in corsivo, dell’uso delle lettere che mai giungeranno a destinazione ma vengono utilizzate più per dare risposte a noi stessi. La mia generazione era fatta di lettere simboliche ma anche di diari e sfoghi che si condividevano con amici, utili a metterci tutti a nudo, ma queste ragazze figlie della tecnologia mi hanno regalato la certezza che certi piaceri possono ancora essere apprezzati e difesi. Chissà se riuscite a capire quanto ciò mi abbia emozionata e arricchita! Con alcune di loro sono rimasta in contatto e vi parlerò ancora di ciò che vibra in queste meravigliose menti così fresche e pulite.

Il 22 invece, durante la prima giornata della nuova edizione della Fiera del Libro di Iglesias dedicata all’Attenzione, sono stata ospite di Radio Arcobaleno per parlare del mio Il Male d’Amore – Graphe.it, in compagnia di Eleonora Carda ed Erika Carta, muri portanti della Fiera. La radio ha sempre un suo fascino e la diretta rende tutto molto più spontaneo e dinamico. Se volete ascoltare un estratto con video della trasmissione che mi ha vista protagonista, eccolo qui tutto per voi.

Più tardi, lasciata la radio, è stata la volta della presentazione del mio libro sempre a Iglesias su Piazza Pichi, in compagnia di Federica Musu che ha dialogato con me sui patimenti legati agli amori finiti, e con le letture curate dalla cara Monica Mura, prezioso dono per me della prima edizione della Fiera, ben 9 anni fa. La ricordo giovanissima, un visetto acqua e sapone che mi si avvicinò timidamente per parlare di poesia arrivandomi dritta al cuore. Oggi è una splendida donna i cui versi mi colpiscono sempre più e sono certa che sentiremo parlare di lei e del suo talento.

Quando cominciai a pubblicare, quell’isolamento che la scrittura impone durante il processo creativo si fece via via interazione: eventi letterari, presentazioni, incontri, le tue parole che diventano d’altri perché da altri vengono lette, mail ricevute, recensioni e interviste... Non credevo che un atto così solitario potesse dar vita a nuovi rapporti né che potesse spingere altri a raccontarsi a me aprendosi con una fiducia che spero sempre di meritare. Ed è così che ho compreso l’importanza della profondità che ogni libro può creare perché in ogni libro cerchiamo qualcosa che ci appartiene e che a volte è semplicemente racchiuso anche solo in una frase. Oggi voglio ringraziare la signora che si è avvicinata a me dopo la presentazione di Piazza Pichi, con il mio libro fra le mani, e mi ha parlato per un attimo proprio di questa profondità. Cara sconosciuta, spero mi cercherà per proseguire il discorso e le sono grata per le poche ma preziose parole che mi ha dedicato.

La aspetto, e aspetto tutti voi, come sempre…

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Siete pronti ad essere protagonisti?

Aprile dolce dormire, dice il vecchio proverbio, ma eccomi a risvegliarvi tutti perché la primavera deve essere anche rinascita: che sia dunque ricca di cose stimolanti da fare!

Personalmente tra pochi giorni vivrò di nuovo il piacere del contatto con le persone, e chi mi conosce sa quanto questo sia per me vitale… Si scrive da soli, in una sorta di raccoglimento che crea un necessario scollegamento dal resto del mondo, ma poi una volta finito è bellissimo spalancare le porte agli altri e circondarsene.

Il mio “Il male d’amore” sbarca un’altra volta in Sardegna, là dove i miei conterranei mi hanno invitata a condividere le suggestioni presenti nel saggio della Graphe.it, libro che ci rammenta una cosa importante: soffrire per amore non ci rende sciocchi ma umani, e non dobbiamo mai nasconderci o sentirci ridicoli bensì imparare a difendere proprio la nostra umanità.

Sabato 22 aprile alle ore 17, la cara libraia Sebiana mi ha invitata a parlare di scrittura terapeutica alla libreria Cossu di via Dalmazia 48 a Carbonia. La scrittura come fonte di benessere e rinascita anche in caso di Male d’amore ma non solo: ne parleremo insieme in questo seminario gratuito durante il quale spero di trasmettervi la mia passione per la scrittura, e di aiutarvi a trovare uno spazio in cui ci si distragga da un dolore o da un disagio invadenti, levandogli potenza. La scrittura non come bacchetta magica, ma come valido supporto alla portata di tutti: munitevi di carta e penna, vi aspetto!

Il 22 aprile invece, lunedì, inizia la IX edizione della Fiera del Libro di Iglesias 2024, tema L’Attenzione. L’attenzione agli altri, alle piccole cose, a ciò che ci circonda e a ciò che ci appare lontano ma dovremmo sentire vicino. Tanti significati racchiude questa parola e tanti ne troverete alla fiera (Attenzione all’immaginazione, per esempio? Non avete idea di che cosa accadrà il 25 aprile). Le sorprese saranno tante e tanti gli eventi che vi verranno proposti da ArgoNautilus nei 4 giorni della Fiera. Ecco la locandina:

Per quanto mi riguarda, proprio il primo giorno sarò ospite di Radioarcobaleno alle 11 per una diretta in cui si parlerà di Male d’amore e di quanto non si sia mai pronti insieme a ricominciare da soli (FM102,5 MHz). Ma alle 12 vi raggiungerò in Piazza Pichi dove insieme all’Argonauta per eccellenza Eleonora Carta parleremo di tutti noi esseri umani pronti a fare dei rapporti d’amore il sogno irrealizzabile o al contrario un traguardo da temere, da inseguire o perché no di cui fare a meno per pura scelta. E i felici in due? Sarete i nostri eroi, aspettiamo la vostra testimonianza!

Invito tutti i partecipanti a portare in Piazza Pichi una frase scritta che spieghi o racchiuda la personale visione del male d’amore: ognuno di voi potrà leggere il suo privato aforisma al pubblico, o mettere il biglietto in un cestino apposito perché venga letto da altri, mantenendo l’anonimato.

Vi aspetto in terra sarda, con affetto e curiosità, stavolta i veri protagonisti sarete voi!

Susanna

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Una gita fuori porta

Io amo l’Umbria, e voi?

Adoro i borghi, le viuzze nascoste, i balconi in pietra con i gerani, gli antichi monasteri, i parchi, le città medievali, le rocche, le basiliche…

E poi diciamo la verità: si mangia benissimo, e a noi italiani mangiar bene piace proprio! Quelle gite fuori porta che si concludono a tavola sono un classico, e se siete vegetariani e non amate gli incredibili taglieri di salumi, sappiate che il loro uso dei legumi nei piatti tipici lascerà il segno. E la pasta fresca, i formaggi, la ricotta, gli umbricelli al pomodoro…

Beh, se nei prossimi giorni vorrete regalarvi una passeggiata di questo tipo e amate i libri, fate un salto a Terni: dal 9 all’11 febbraio – in Piazza della Repubblica 1 – si terrà la manifestazione Umbria Libri Love – scritture d’amore. Nel bookshop curato dalla libreria Ubik Alterocca troverete anche il mio “Il Male d’amore”, affiancato da altri due titoli: Amore per gli animali e amore per l’uomo, di Tito Brandsma, padre carmelitano, e “Una volta sola nella vita”, di Tom Hanlin. storia di un amore incastonato in un periodo storico difficile ben reso dallo scrittore.

Tutti e tre insieme rappresenteranno la Graphe.it alla rassegna, ma anche l’amore nelle sue varie forme.

Insomma, io qualche ragione per uscire di casa ve l’ho data no? E poi non fa così freddo, l’inverno regala il piacere del naso rosso e delle sciarpe fatte a mano dai nostri cari, ne abbiamo tutti una nel cassetto. Libri e vecchie sciarpe sono un ottimo connubio, e lo è il cibo con le basse temperature, guai a chi lo nega.

A proposito dell’uscire di casa, giorni fa ho girovagato in buona compagnia per il centro della capitale, e in via del Corso ho scovato alcune scritte piene di significato, voglio regalarvene una che mi ha colpito molto, ma ne posterò altre visto che le ho fotografate tutte. Quella di oggi è: verso sera tu sei il colore del giorno.

Amo queste frasi e il loro significato, amo chi sa condensare in poche parole dei grandi significati.

Io spero abbiate tutti qualcuno che sappia vedervi come colore anche quando diventa buio, così come spero che esista qualcuno nella vostra quotidianità che sappia regalarvi una vita a colori quando cala il sole e i contorni delle cose si ingrigiscono.

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E se fosse primavera?

Avete anche voi l’impressione che la primavera sia già nell’aria? Lo so lo so, siamo a gennaio, mancano quasi due mesi ma sto notando le giornate che pian piano cominciano ad allungarsi. E quando il cielo è terso così come quello che oggi si poggia sui tetti romani, quando la luce accarezza le piante della mia terrazza senza farle rabbrividire, ebbene io il profumo della primavera lo sento eccome!

In fondo è la stagione che preferisco, ma durando oramai meno di un battito di ciglia, la cerco nelle altre: vi assicuro che la trovo, in fondo basta volerlo.

Però siamo nel bel mezzo dell’inverno e oggi, domenica 21 gennaio, è la Giornata Mondiale degli Abbracci, nata nel 1986 dall’idea di un reverendo americano che desiderava combattere proprio la tristezza invernale. In realtà non a tutti piace essere abbracciati, infatti il promotore dell’iniziativa (Kevin Zaborney) ha spesso invitato coloro che intendevano sposarla a chiedere sempre il permesso prima di abbracciare le persone, poiché un gesto accogliente potrebbe essere vissuto anche come invadente.

Sapete che – piacevole o no – ci sono studi che hanno rivelato i benefici di un abbraccio non solo sulla mente ma anche sul corpo? Sembra rafforzi il sistema immunitario, per esempio, e allora usiamo gli abbracci per tentare di allontanare almeno i mali di stagione no?

Scherzi a parte, oggi voglio abbracciare altri due testimoni del mio libro:

Patrizia, il cui racconto mi ha commossa ed è quello che dà inizio alla raccolta di voci… «Non passa, non è come quando hai mangiato male e il tuo stomaco si ribella allo stravizio del giorno prima, no. Quel tipo di dolore si irradia più verso il fondo del tuo corpo».

Un grande abbraccio quindi a Patrizia, che ha reimparato a sorridere ma che custodisce nel cuore ferite il cui dolore è forse oggi muto ma indimenticato.

E un abbraccio va al giovanissimo Matteo, il quale convive allo stesso modo di Patrizia con una ferita dell’anima che speriamo il tempo aiuterà a lenire: «Ritorni alla vita reale con un qualcosa dentro al cuore che provoca mancanza, e una delusione in più nell’anima».

Via via che presento i testimoni de Il male d’amore – Graphe.it – rifletto ancor di più sul fatto che ogni volto incontrato per strada contiene una storia… Come dico sempre durante i miei corsi di scrittura, siamo tutti circondati di racconti, di storie straordinarie che ci camminano accanto nell’ordinario del quotidiano, e val la pena conoscerle, ascoltarle. Sono onorata di essere stata depositaria di alcune di queste e di avere avuto uno strumento per farvele conoscere: un libro.

A proposito di ciò, anche oggi è stato pubblicato un pezzo che parla di questo: stavolta devo ringraziare InterZona, portale di letteratura, musica, arte, costume e società per il bellissimo articolo che mi ha dedicato.

A domani!

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Il rispetto per ogni storia raccontata

Il 22 gennaio è sempre più vicino, il mio libro in uscita sta ricevendo consensi ancor prima di esistere fisicamente e ciò mi riempie di orgoglio e gioia in egual misura.

Ringrazio Aise – Agenzia internazionale stampa estero – per il bellissimo articolo (qui se volete leggerlo); Harper’s Bazaar per avermi incluso nella sua lista di libri da non perdere, leggete qui se siete curiosi ; SicilyMag.it che mi cita tra i suoi consigli di lettura rivolti a chi non sa fare a meno di leggere. E ringrazio di cuore anche il sito Solomente, che mi ha regalato un grande spazio in cui si racconta di me, del mio percorso letterario, delle mie passioni. Ecco l’articolo, se volete conoscermi anche voi e scoprire nel dettaglio la strada percorsa fino a qui.

Insomma, è davvero un momento felice. Ma anche il momento di presentarvi altre tre testimoni del mio “Il Male d’amore” – Graphe.it: la giovanissima Luna, che ci rende partecipi di una illusione crollata insieme a piccole grandi certezze… «Ma la verità e che ho appena buttato lo spazzolino di quello che pensavo essere l’Amore finalmente ritrovato!» E Isa, la testimone più matura, la quale ci invita a non dimenticare che il sogno va inseguito sempre, nonostante si possano incontrare persone che lo calpestano: «Se mi devo attribuire una colpa, è quella di averti amato come la mia indole sognante e la mia generosità mi hanno suggerito».

Concludo con Klara, una donna che vi presenterà senza censure la sua storia e le sue debolezze o ingenuità: «Avessi avuto più esperienza avrei capito che ciò che gli mancava era la vendetta sul tempo, quello che non sarebbe più tornato, che voleva riavere indietro per torturarlo».

Quando e se leggerete questo libro, vi prego di farlo con solidarietà, sospendendo il giudizio e provando ad abbracciare ogni singola storia perché la sincerità, il desiderio di esternare un vissuto doloroso, sono sempre degni di rispetto e hanno qualcosa da insegnare.

Alla prossima!

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