Buongiorno! Oggi è il 23 gennaio, Giornata Mondiale della Scrittura a Mano… Lo sapevate già, non è vero? Fu istituita dagli americani nel 1977 e ad oggi è celebrata in ogni paese; mi piace pensare che questa celebrazione ricordi a tutti noi quanto sia bello e importante prendere in mano una penna e non cimentarsi soltanto con tastiere. Certo, una tastiera fa risparmiare tempo: rapidità, praticità, facilità di condivisione nei social o su wathsapp, niente da dire ma… Sono tanti gli studiosi che hanno dimostrato quanto la scrittura a mano ci aiuti a riflettere meglio su ciò che mettiamo nero su bianco, ci dia il tempo per pensare a ciò che stiamo scrivendo e sviluppi la memoria. Tanto altro è in grado di fare quel movimento del polso e tanti sono i motivi per proteggere questa pratica che dice tantissimo di noi: l’Istituto Grafologico Internazionale Girolamo Moretti di Urbino si è attivato per far sì che la scrittura a mano diventi per opera dell’Unesco patrimonio dell’Umanità ed io, se ciò accadrà, ne sarò enormemente felice. Non ho mai smesso di scrivere a mano un pensiero, una riflessione, pezzi dei miei libri, appunti di ogni genere, annotazioni su piccole cose che mi colpiscono nel quotidiano. E ancora, a mano, scrivo lettere: non usare la tastiera svela molto di me in quelle righe, è parte del mio essere, solo io posso aver scritto quelle parole, e riceverne con la stessa “modalità” mi racconta tanto di chi ha scritto.
Ieri abbiamo parlato anche di questo, alla prima lezione di scrittura narrativa del corso on line del 2024 promossa dall’Associazione Edea. La nuova classe si è formata, ho avuto il piacere di rivedere volti già conosciuti e di conoscere nuove persone interessanti, e sono certa che trascorreremo 30 ore piacevoli, condividendo una passione comune, sforzi e risultati. Ho già assegnato il primo esercizio, e già so che sarà motivo di arricchimento personale scoprire lo stile e la fantasia di ogni partecipante.
La classe quest’anno è di sole donne, un caso naturalmente ed è la prima volta che mi capita: trovo piacevole l’idea di trascorrere questi mesi in un gruppo tutto femminile che scaverà nel suo intimo alla ricerca di storie, emozioni, parole e azioni mettendo in moto via via quel giusto clima che spinge verso il cambiamento, la crescita personale. Ecco un’altra ragione per essere grati: mie care allieve, grazie per esservi iscritte e per tutto ciò che mi regalerete in questi mesi, non si finisce mai di imparare ed io sono pronta a scoprire qualcosa di nuovo con voi.
Vi lascio salutando altri due testimoni del mio Il male d’amore – Graphe.it e ricordandovi che l’uomo, si è evoluto, ha comunicato, amato, conquistato, tradito, dominato, compreso, scrivendo. E che, scrivere a mano, mette in moto particolari aree del cervello in grado di sollecitare il pensiero astratto e creativo: ne abbiamo tutti bisogno ad ogni età per vivere il quotidiano a colori e… per superare ogni male d’amore!