Il pomeriggio di sabato si affaccia tra i fiori dei balconi e le parole su Piazza Pichi, tra i tavolini dei bar e il piacere di ritrovarsi tutti insieme, in attesa del primo evento pomeridiano. Alle 16 è infatti il momento di Massimo Lumini che porta in teatro il suo “Una mappa per la bionica”. Nel 1996, Lumini ha ideato il progetto didattico sperimentale BIONIKON, unico laboratorio scolastico dedicato allo studio della Bionica, che sviluppa nuovi concept per il product design in chiave eco-sostenibile. A questo si è affiancato dal 2014, lo spinoff didattico NAT14 presso l’istituto G.Asproni di Iglesias e il primo FabLab del Sulcis : FABNAT14. Ci ha raccontato – tra parole e immagini – tutto ciò che fa con i suoi studenti, e la passione che insieme li muove verso progetti unici mai visti a scuola. Ho riflettuto su quante potenzialità hanno oggi i giovanissimi e quanto poco vengono spesso alimentate, sostenute. Forse non mancano ragazzi volenterosi e accoglienti verso nuovi stimoli: mancano adulti stimolanti. Ammetterlo e porvi rimedio sarebbe già un passo avanti nella giusta direzione. Grazie, Massimo Lumini, per tutto ciò che oggi ci hai mostrato.
Più tardi, su Piazza Pichi, Doan Bui, giornalista e scrittrice francese di origine vietnamita, che racconta di esilio, integrazione, discriminazione, nel suo libro “Il silenzio di mio padre”, rendendoci partecipi di una realtà così lontana da noi attraverso temi profondi e toccanti – la fuga dalla guerra, l’identità, la memoria, le radici – che crea un nuovo silenzio anche fra noi là ad ascoltare.
Una delle cose che mi piacciono particolarmente della Fiera del Libro di Iglesias è questo incontro di mondi, di voci e memorie, di lingue che confluiscono in una unica e universale grazie ai libri, ed è bellissimo incontrare tante persone unite dalla medesima passione eppure così diverse, di una diversità che tuttavia accomuna…
La serata si conclude con il carissimo professor Maggi che viene interrogato dagli alunni: stavolta tocca a lui, ma pare trovarsi perfettamente a suo agio anche in questo simpatico ribaltamento mentre i ragazzi sviscerano il suo romanzo “Storia di Amore e di Rabbia”.
Un finale che da leggero tocca temi importanti, mentre il sole cala e ci apprestiamo tutti a salutare questa prima giornata che sembrano dieci e più!
A domani, con tante altre sorprese.
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