Susanna Trossero

scrittrice

Imparare a sorridere forse ancora si può…

on 10 Febbraio 2012

Come siamo imperfetti e come sono confuse le nostre anime…
Ricevo delle lettere (non fatemele chiamare mail, vi prego) da persone che forse più che di scrivere avrebbero bisogno di parlare, di sentire un abbraccio, di comunicare con uno sguardo.
Mi contattano per la maggior parte giovani ragazze che mi chiedono come si fa a diventare scrittori, ma attorno a questa richiesta “ufficiale” spesso buttano qua e là, fra le righe, pezzi di vita e di tormenti che potrebbero apparire come un contorno, ma che in realtà rappresentano il fulcro.
È così tangibile e malinconica, la solitudine che si avverte dentro queste anime sole, che pur vivendo il quotidiano in gruppo al gruppo non si mostrano…
Io sono una donna di 50 anni che ha la fortuna di aver vissuto la sua adolescenza e giovinezza in un tempo in cui “il gruppo” rappresentava invece uno spazio stracolmo di autentica condivisione, di esternazione, un momento fondamentale in cui raccontarsi e rapportarsi con gli altri senza corazze, e soprattutto senza il timore di incontrare facili e superficiali ironie.
Noto con dispiacere che queste sane e spontanee “terapie di gruppo”, oggi sono molto più difficili da crearsi, e non lo dico per generalizzare ma perché mi sconcerta il tono delle lettere, il bisogno di aprirsi con una perfetta sconosciuta, la solitudine interiore manifestata. Mi affidate segreti malesseri che sfociano in pensieri o tentativi di suicidio, in bulimia, anoressia, autolesionismo…
Perché? Cosa è successo e cosa è cambiato, se il miracolo della gioventù è sempre grandioso? Perché, voi che mi scrivete, non trovate una ragione per sorridere della vostra freschezza, della vostra meravigliosa ingenuità, e della possibilità ancora intatta di costruire il vostro avvenire?
Io rispondo sempre a tutti con il cuore gonfio, e vorrei tanto avere gli strumenti per restituirvi il sole che qualcosa o qualcuno vi toglie, ma non li ho e me ne rammarico.
Dunque perdonatemi se questa sconosciuta scribacchina alla quale vi rivolgete, non è all’altezza delle vostre aspettative… Lo vorrebbe tanto.
Vi abbraccio con sincero affetto
Susanna

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