Susanna Trossero

scrittrice

Lame e affini. Un’altra cronaca della presentazione a Carbonia

on 2 Febbraio 2009

Ecco un’altra cronaca del 24 gennaio, stavolta scritta da Simonetta Lisci, colei che ha letto in pubblico il racconto La stanza interpretandolo in modo davvero bello!

Sono lieta che stiate accettando il mio invito ad esternare le vostre impressioni sulla serata, grazie di cuore!

È il 24 gennaio.

Arrivo un po’ in anticipo con una “sorpresa” per Susanna: una sua vecchia amica, non si vedono da anni… è la prima delle tante gioiose rimpatriate durante la serata, caldi raggi di sole mentre fuori piove.

Io, ahimè, avverto già un po’ di tensione; ho accettato con entusiasmo di leggere un brano del libro, ma come sempre quando per qualche motivo devo affrontare un uditorio, anche se di poche persone, comincio a sentire i fastidiosi sintomi della timidezza… C’è ancora un pubblico poco numeroso, è presto, quasi quasi spero vengano in pochi… Poi magicamente comincio a rilassarmi: Susanna è una calorosa e accogliente padrona di casa, che pur preoccupata per recenti accadimenti che potrebbero alterare la buona riuscita della presentazione, non si lascia certo sopraffare dai pensieri e riesce a regalare a tutti calorosi benvenuti; la poca gente è divenuta quasi improvvisamente folla… L’attesa di Maura Saddi, Assessore alla Cultura, protrae per qualche decina di minuti il lieto e familiare clima d’amicizia che sarà unico, durante la serata.. tanti, man mano che arrivano, vedono volti amici, recenti e non, e girandosi intorno, riconoscono persone che non vedono da anni, e ci si vorrebbe dividere, per avere la possibilità di non perdere questa magica occasione di parlare, abbracciare, ricordare, ridere di una battuta… è più che una presentazione di un libro… È la vita che con gioia accoglie vita… Poi si comincia, silenzio, ascoltiamo Maura, e poi Susanna… Bravissime, serene e naturali come in casa di amici… Poi è il mio turno. Sono stranamente tranquilla mentre mi siedo accanto a Susanna, il suo sorriso mi dà forza. …Comincio po’ titubante, poi vengo fagocitata dalle forti emozioni che il testo sta destando in me … Emozioni forti, non mie… Ma sono sicura che molti di noi, almeno una volta nella vita, ne abbiano provato di simili. Capisco dal silenzio in sala che anche il pubblico “sente” … Il mio unico scopo, a parte il mio personale e autoterapeutico mettermi in gioco, forse è stato raggiunto: la condivisione di emozioni, la avverto sincera e palpabile nel calore dell’applauso…

Grazie di cuore per la bella occasione offertami, e grazie a tutti presenti, che mi hanno fatto sentire come ad una cena tra amici, dove senza paura alcuna ti senti libera da giudizi e pregiudizi, grazie davvero!

Ma vorrei tornare al libro: io purtroppo il giorno della presentazione conoscevo solo il racconto La stanza… Ma da subito, leggendolo, ho pensato ad un aggettivo che poi, in maniera più convinta, è riapparso per ogni singolo racconto, e poi per tutto il libro, dopo averlo finalmente letto: coraggioso.

Coraggioso perché l’argomento è già di per sé pericolo, terreno pieno di anfratti, zone d’ombra dove vedi e non vedi, rischi di cadere , ti appoggi a qualcosa, a qualcuno, perdi il sentiero, rischi di perderti tu. Coraggioso perché è più facile far finta di niente, quando pensieri strani ti si insinuano nella mente e tu stessa vorresti scacciarli… perché non è bene, non è giusto pensare certe cose… che fantasie ti vengono, sei matta? No. Tutto ciò che filtra dalle parti più profonde e più oscure di noi va accolto, non censurato. E nella consapevolezza che comunque esiste in noi, va illuminato e guidato, perché la nostra parte oscura si trasformi nella più luminosa delle albe. Perché se è vero che Eros ogni tanto esce a braccetto con Thanatos, è anche vero che “Forte come la morte è l’Amore” (Cantico dei cantici 8,6).

Coraggiosa, grande Susy, grazie.


One Response to “Lame e affini. Un’altra cronaca della presentazione a Carbonia”

  1. antonella ha detto:

    Non c'è posto al mondo dove io stia meglio più di una libreria o di una biblioteca. Non importa com'è fatta, dove si trova, che sia grande o piccola: purchè ci siano libri.
    Ed è proprio alla Biblioteca di Carbonia, che sono andata il 24 gennaio, ladddove Susanna Trossero presentava il suo libro "Lame & Affini". Sfidando una pioggia strattonata da un maestrale freddo e incollerito, finalmente sono arrivata a destinazione. Forse Susanna era emozionata e preoccupata per la riuscita della serata, ma con calore ed eleganza, elargiva baci e abbracci di benvenuto alle persone che in poco tempo stavano affollando la sala o si presentava agli sconosciuti. Qualcuno andava addirittura alla ricerca di sedie che sembravano non bastare già più, e ammucchiati uno sopra l'altro in un angolo della sala, gli ombrelli lucidi di pioggia, assomigliavano a coriandoli giganti. Nel frattempo visi sorridenti, mani che si stringevano, tutto pareva scatenare un'ondata di energia, ed era un espandersi di parole festose in tutte le direzioni. Un improvviso silenzio ha dato la parola a Maura Saddi, Assessore alla Cultura entusiasta e stupita per la parteciapazione, e poi è stata la volta di Susanna, che ha presenta il suo libro suscitando un interesse collettivo.
    Poi, la voce di Simonetta Lisci, ha interpretato uno degli otto racconti che raccoglie il libro, -La Stanza-, ed è stato come andare incontro ad una esperienza mistica. Le parole sono diventate luci di diversi colori e forme, è come se chi leggeva sentisse e provasse ciò che era scritto, e le parole piano piano, a fine lettura e utilizzando la via del cuore si sono trasformate in un applauso caldo e fragoroso. Al tavolo dell'aperitivo, la gente raccontava di quell’emozione con con una copia del libro sottobraccio, brindando alla magia della scrittura, a quella serata e all'autrice di "Lame & Affini".

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