Susanna Trossero

scrittrice

Diventare tecnologici: meglio tardi che mai!

Oramai lo sapete tutti, voi che mi seguite, la tecnologia non è il mio pane quotidiano: sono una nostalgica, è vero, ma comprendo la necessità di aprirsi al nuovo usando gli strumenti che proprio il nuovo offre. In fondo, a ben pensarci, è addirittura bello potervi raggiungere con un video, parlare con voi esternando qualcosa di più su un mio progetto andato in porto, sperare di regalarvi una breve chiacchierata che vi risulti piacevole.

Il mio Tutti gli Alfredo del mondo ha cominciato il suo viaggio nel migliore dei modi: ricevo commenti d’ogni genere ma tutti positivi, a pochi giorni dalla pubblicazione. Ed ecco spuntare le prime tre recensioni, anch’esse positive:

E poi è stato anche segnalato tra i libri della settimana dal Quotidiano del sud.

I progetti sono tanti, la scrittura chiama la scrittura e proprio il vostro apprezzamento e l’affetto che continuate a dimostrarmi alimenta le mie storie, dà vita ai personaggi, spinge a migliorare trame e intrecci. Nel caso di questo racconto però – contenuto ne Un altro Natale, Graphe.it – non vi sono trame e intrecci, non personaggi di fantasia: tutto appartiene alla mia realtà, come ho detto, a un momento della mia vita, a un incontro speciale che l’ha resa migliore. Che voi possiate leggere e capire l’importanza di ciò che ho scelto di condividere, è il più bel regalo di Natale che possiate farmi, perché avere dentro qualcosa da dire ma non trovare qualcuno che ascolta è sempre molto triste, nella scrittura così come nella vita vera. Per questo, ancora una volta, vi ringrazio e vi abbraccio tutti virtualmente (ve l’ho detto che sono diventata tecnologica, no?)

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Racconti di Natale

Carlo Collodi-Eleonora Mazzoni, Racconti di NataleÈ davvero oramai fuori moda, il Natale? Una bella occasione di unione familiare divenuta soltanto un ricordo dell’infanzia, e trasformatasi in evento commerciale che svuota ogni portafogli… È davvero tutto qui?

Io non credo. Io credo invece che il Natale, a prescindere dal suo significato religioso, sia un’atmosfera che scalda il cuore e apparecchia la tavola, e più siamo meglio è. Credo sia luci e colori che ci fanno ritornare bambini, e desiderio sincero di ricevere abbracci e regalare sorrisi.

Il profumo delle caldarroste per strada, delle lasagne nel forno di casa, o la sciarpa di lana sferruzzata da mamma, è Natale.

Tutti quei brillantini rimasti sulle mani e tra i vestiti, rilasciati dai nastri o dalla carta da regalo, che più non se ne vanno; gli urletti dei bimbi che scartano il gioco tanto desiderato; portar su a casa, dalla cantina, il caro vecchio abete finto da vestire a festa; i funghi che arrostiscono nel camino, la buccia d’arancia che profuma l’intera stanza… Tutto è Natale.

Ci sono cose così belle che non muoiono mai, se si vuole che ciò non accada. Che si ritrovano in piccoli oggetti, odori, situazioni, sguardi. Libri.

Ho appena finito di leggere Racconti di Natale edito da Graphe.it Edizioni, e ho risentito quella vecchia atmosfera mai dimenticata. L’ho ritrovata tra le pagine di questo minuscolo libretto che racchiude, come uno scrigno, un racconto di Collodi – papà di Pinocchio – e si intitola La festa di Natale, e uno della grande attrice e scrittrice Eleonora Mazzoni (Un Natale come tanti altri). Niente di impegnativo, racconti brevi e deliziosi, la cui lettura appare subito leggera e scorrevole. Eppure, tra queste pagine, ho ritrovato quel qualcosa di un tempo passato mai del tutto perduto per strada. E, nel presente, arrivata alla parola Fine, prepotente è stato il desiderio di una tovaglia rossa, di candele, di noci e nocciole nel cesto, di amici, di famiglia, di briciole di pane sotto il tavolo.

Non vi racconterò le due brevi storie contenute nel libro, perché è per me più importante dirvi quale piccola grande cosa portino con loro: un’atmosfera. Ed è per questo che ne regalerò qualcuno a chi può comprenderla e aggiungere un posto a tavola – o un pensiero gentile – alla lista di doni da fare.

Piccole, tenere magie di un libro.

Buon Natale,

Susanna

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