Susanna Trossero

scrittrice

Racconti di Natale

on 29 Novembre 2013

Carlo Collodi-Eleonora Mazzoni, Racconti di NataleÈ davvero oramai fuori moda, il Natale? Una bella occasione di unione familiare divenuta soltanto un ricordo dell’infanzia, e trasformatasi in evento commerciale che svuota ogni portafogli… È davvero tutto qui?

Io non credo. Io credo invece che il Natale, a prescindere dal suo significato religioso, sia un’atmosfera che scalda il cuore e apparecchia la tavola, e più siamo meglio è. Credo sia luci e colori che ci fanno ritornare bambini, e desiderio sincero di ricevere abbracci e regalare sorrisi.

Il profumo delle caldarroste per strada, delle lasagne nel forno di casa, o la sciarpa di lana sferruzzata da mamma, è Natale.

Tutti quei brillantini rimasti sulle mani e tra i vestiti, rilasciati dai nastri o dalla carta da regalo, che più non se ne vanno; gli urletti dei bimbi che scartano il gioco tanto desiderato; portar su a casa, dalla cantina, il caro vecchio abete finto da vestire a festa; i funghi che arrostiscono nel camino, la buccia d’arancia che profuma l’intera stanza… Tutto è Natale.

Ci sono cose così belle che non muoiono mai, se si vuole che ciò non accada. Che si ritrovano in piccoli oggetti, odori, situazioni, sguardi. Libri.

Ho appena finito di leggere Racconti di Natale edito da Graphe.it Edizioni, e ho risentito quella vecchia atmosfera mai dimenticata. L’ho ritrovata tra le pagine di questo minuscolo libretto che racchiude, come uno scrigno, un racconto di Collodi – papà di Pinocchio – e si intitola La festa di Natale, e uno della grande attrice e scrittrice Eleonora Mazzoni (Un Natale come tanti altri). Niente di impegnativo, racconti brevi e deliziosi, la cui lettura appare subito leggera e scorrevole. Eppure, tra queste pagine, ho ritrovato quel qualcosa di un tempo passato mai del tutto perduto per strada. E, nel presente, arrivata alla parola Fine, prepotente è stato il desiderio di una tovaglia rossa, di candele, di noci e nocciole nel cesto, di amici, di famiglia, di briciole di pane sotto il tavolo.

Non vi racconterò le due brevi storie contenute nel libro, perché è per me più importante dirvi quale piccola grande cosa portino con loro: un’atmosfera. Ed è per questo che ne regalerò qualcuno a chi può comprenderla e aggiungere un posto a tavola – o un pensiero gentile – alla lista di doni da fare.

Piccole, tenere magie di un libro.

Buon Natale,

Susanna


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