Susanna Trossero

scrittrice

Sono uno di quelli che aspettano

Chi comincia ad amare, deve essere pronto a soffrire“. (Antoine Gombaud)

Io sono uno di quelli che restano, che aspettano con pazienza in una forma di lotta silenziosa e arresa, che fingono di non vedere pur di lasciare le cose come stanno. Continuo a mostrare accoglienza perché tu ti senta così male, così in colpa, da smettere.

Ti amo, ti conosco, vivo con te ogni piccola stupida cosa: era ovvio che avrei vissuto con te anche la luce nuova che ti porti dietro e che con me non c’entra niente.

Non voglio sapere chi è, non voglio sapere perché o quando, non sopporterei di immaginarti fino in fondo.

Così invece posso fingere che sia solo un dubbio, un pensiero astratto o malfidato, e andare avanti nell’attesa che tutto torni come prima.

Te l’ho detto: io sono uno di quelli che aspettano. Un senza palle, per chi mi leggerà ridendo della mia debolezza, ma non si ride del dolore perché tocca a tutti prima o poi, e non potete sapere come vi ridurrà prima che accada.

A volte, a non affrontare, tutto si risistema. Ma le parole sfuggite, le confessioni o ammissioni, quelle restano per sempre cambiando le cose. Sono le parole a rompere gli equilibri, e sono quelle non dette a preservarli.

Posso fare a meno della tua sincerità e so che il mio non domandare, facilita il tuo silenzio. Anche questo si chiama equilibrio.

Un giorno tornerai a casa più spenta di quando eri uscita. Delusa da lui, forse tradita dalla falsa magia con cui ti aveva avvolta. Era solo un uomo, niente di speciale.

E con lacrime nascoste ti lascerai andare ai miei abbracci pensando che per fortuna non ho capito.

Pierpaolo

No Comments »

Armonia dei sensi

Mi piace il tono pacato, che induce all’ascolto. Mi piace il silenzio perché impregnato di solitario pensiero. Mi piace il libro che tengo sulle gambe, perché mi avvolge di parole senza che il mio udito ne venga violentato. Ci sono momenti sacri, e spesso sono quelli vissuti in solitudine: unici compagni una storia da leggere o delle note da ascoltare. Non bisogna temerli ma proteggerli, questi momenti preziosi. Una mamma che mi è molto cara, oggi ha detto ai suoi bambini: “Ricordate che nella vita potrete sempre contare su due grandi amici: un buon libro e della buona musica”.

Tutti dovremmo educare i nostri figli a questo…

Perché affannarsi di continuo? Perché temere la solitudine?

Ogni cosa dovrebbe accadere nel giusto momento, per essere essa stessa quella giusta. Ogni accadimento dovrebbe armonizzarsi con l’insieme come una nota dello spartito.

E invece spesso facciamo sì che tutto strida e apriamo la porta alle note stonate.

Un buon libro, della buona musica, i fiori sulla terrazza: armonia.

2 Comments »