Susanna Trossero

scrittrice

Una tana per ogni libro

on 14 Dicembre 2022

Ieri, martedì 13 dicembre, ho passato un bellissimo pomeriggio pieno di sorprese, grazie all’evento organizzato al caffè letterario Horafelix di Roma, una libreria che mi ha incantata: gli arredi, le suppellettili, il modo in cui tutto era collocato con armonia e gusto, e i libri sembravano più padroni di casa che esposizione. Insomma la giusta cornice per rivedere l’editore Roberto Russo e Natale Fioretto della Graphe.it, conoscere la traduttrice Fabiana Errico e l’attore doppiatore Luigi Diberti, condividere un’ora deliziosa con il pubblico e stringere la mano al libraio che ha permesso tutto ciò.

L’occasione vedeva in primo piano il libro “Natale nel Nuovo Mondo” di Harriet Beecher Stowe, una raccolta pubblicata dalla Graphe.it e composta da tre racconti di ambientazione natalizia, per la prima volta tradotti in Italia. Di lei, autrice e donna fuori dagli schemi se consideriamo la sua epoca – siamo nell’800 – vi ho parlato nel post precedente, dunque non voglio ripetermi ma vorrei aggiungere che ho trovato in ognuno dei tre racconti dei quali non vi svelerò la trama, qualcosa che mi ha incantata.

Nella prima storia un incipit che ci trasporta subito nell’ambientazione: una perfetta alleanza tra la grande scrittrice e una fantastica traduttrice (Fabiana Errico), crea magie e mostra la natura: la descrizione della costa in cui i protagonisti di una reale vicenda storica approdano, le piante di quel territorio, i profumi o l’impatto visivo…

La seconda mi riporta all’infanzia, a quel vociare ovattato nell’altra stanza dopo che i bambini vengono mandati a letto e privati di chissà quali meraviglie destinate solo agli adulti!

La terza è la mia preferita: un messaggio che tutti dovremmo cogliere e che non ha tempo né paese ma può rendere il nostro un mondo migliore, un “nuovo mondo”.

A questo bellissimo testo, è stato affiancato il mio “Tutti gli Alfredo del mondo”, contenuto nel libretto natalizio “Un altro Natale”, sempre della Graphe.it, ed è stato bello parlare di ciò che mi ha portato a scriverlo nonché poter spiegare quanta speranza il mio scritto contenga. Una volta, l’editore Roberto Russo mi disse: “Se con questo racconto tu sei riuscita a far adottare anche un singolo cane in più, hai fatto una cosa grande” ed io gliene sono grata. Inoltre ho avuto l’onore di sentire un brano della mia storia interpretato dall’attore Luigi Diberti, ed è stato molto emozionante. Poco prima, ci aveva fatto sentire uno dei racconti di Harriet Beecher Stowe regalandoci un momento davvero intenso.

Insomma, un pomeriggio da ricordare, che temevo saltasse per via della pioggia ma che anche grazie alla pioggia ha elargito calore e clima natalizio. La libreria era tana, le persone erano vita. Anche perché:

“Una città senza libreria è un luogo senza cuore”.
(Gabrielle Zevin)


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