Susanna Trossero

scrittrice

Lettera aperta al presidente Silvio Berlusconi da parte di un gay

on 24 Giugno 2009

La lettera lettera è stata pubblicata alcuni giorni fa su Queerblog ed io vorrei condividerla con tutti voi, chiedendovi di farla circolare. È una lettera che fa riflettere, e vorrei che vi soffermaste più sull’importanza del contenuto e sulla fierezza di chi la scrive, piuttosto che sugli invalicabili limiti di intelligenza di certi nostri politici. Si respira grande dignità, in queste righe, e ci ricorda il fondamentale Rispetto per l’Essere Umano, perché è ciò che dovrebbe stare alla base di tutto e muovere ogni nostro pensiero e ogni nostra azione: il rispetto per noi stessi e per gli altri. Sarebbe, questo, un mondo migliore. Voi che ne pensate? Buona lettura

Signor Presidente,

terminato da poco il Roma Pride 2009 Lei, con uno straordinario tempismo e celiando con i fotografi, ha affermato: “Mi hanno detto di tutto, ci manca solo che mi dicano che sono gay…” Con tale affermazione Lei, come molti altri politici, lascia intendere che essere gay sia qualcosa di brutto e sconveniente, incoraggiando, seppur indirettamente, chi i gay li picchia.

Io sono gay e sono fiero di esserlo: da cinque anni vivo con il mio compagno e insieme siamo iscritti nel Registro delle coppie di fatto del nostro comune di residenza. Purtroppo dobbiamo accontentarci delle briciole perché mentre alla maggior parte dei cittadini – Lei compreso – è permesso di sposarsi e divorziare e ri-sposarsi e ri-divorziare (e, al contempo, difendere i valori cristiani della famiglia) a noi viene concesso poco, anzi niente, perché noi, secondo voi, siamo sconvenienti. Non voglio ora ripetere le argomentazioni che da anni portiamo avanti, ma vorrei rassicurarLa, signor Presidente, di stare tranquillo: non Le diranno mai che è gay, perché noi gay siamo di una pasta diversa. E questa volta il termine diverso è usato con orgoglio.

Nel salutarLa, lo faccio prendendo in prestito le parole del film Mater Natura (che Le consiglio di vedere): noi gay esistevamo prima di Lei e nonostante Lei (e il Suo ministro per le pari opportunità) continueremo ad esistere.

Con orgoglio

Robo

Update: 25 giugno – ore 13,43

Carissimi lettori,
mi vedo costretta a precisare qualcosa che ingenuamente ho ritenuto superfluo, ma che ahimè si è rivelato oggi necessario. Questo è un blog aperto a tutti, ed ogni parere contrario a ciò che viene da me pubblicato è e sarà ben accetto, perché stimolare la discussione con punti di vista differenti è per me sempre interessante. Non intendo dunque censurare alcunché, visto che di censure ne abbiamo fin troppe, non è vero? Tuttavia mi aspetto – e su questo non transigo – che il tutto avvenga con rispetto ed educazione, perché ogni commento privo di ciò sarà da me ritenuto inappropriato e rifiutato. Preciso ciò, perché proprio stamattina sono stata costretta ad eliminare un commento piuttosto volgare a questo post, e credo ci siano modi più appropriati
ad esprimere il proprio dissenso a qualunque argomento.
Grazie
Susanna


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