Mi piace il tono pacato, che induce all’ascolto. Mi piace il silenzio perché impregnato di solitario pensiero. Mi piace il libro che tengo sulle gambe, perché mi avvolge di parole senza che il mio udito ne venga violentato. Ci sono momenti sacri, e spesso sono quelli vissuti in solitudine: unici compagni una storia da leggere o delle note da ascoltare. Non bisogna temerli ma proteggerli, questi momenti preziosi. Una mamma che mi è molto cara, oggi ha detto ai suoi bambini: “Ricordate che nella vita potrete sempre contare su due grandi amici: un buon libro e della buona musica”.
Tutti dovremmo educare i nostri figli a questo…
Perché affannarsi di continuo? Perché temere la solitudine?
Ogni cosa dovrebbe accadere nel giusto momento, per essere essa stessa quella giusta. Ogni accadimento dovrebbe armonizzarsi con l’insieme come una nota dello spartito.
E invece spesso facciamo sì che tutto strida e apriamo la porta alle note stonate.
Un buon libro, della buona musica, i fiori sulla terrazza: armonia.