Susanna Trossero

scrittrice

Ci sono giorni che sono storie

Ci sono giorni che sono storie

“Ci sono giorni che sono storie, che sono una vita intera condensata, e che non basta una vita per raccontarli. Giorni la cui lunghezza non ha alcuna rilevanza, ma dalla profondità terrificante. Giorni che scavano voragini nelle viscere, pozzi neri che mai si prosciugano del tutto, e che li rendono immortali nel ricordo. E non importa che siano stati dolorosi o felici (mio Dio quanto può essere dolorosa da ricordare, la felicità…), sono giorni destinati a restare. Giorni di cui, forse dopo anni, continuerai a parlare con l’amica dell’anima. È stupefacente quanto la vita sia fatta di pochi di questi giorni. Tutto il resto sono spesso solo ore non vissute: per pigrizia, per noia, per quieto vivere, per stupidità. E maledette siano, allora, le ore non vissute!

E benedetto il tormento del ricordo. Il tormento del tempo che passa. Solo chi ricorda, ha vissuto.

Ma passa il tempo, passa sempre più veloce sulle nostre giornate, sui mesi e sugli anni. Le lenzuola ancora ardono, ma io cambio. Cambia la mia pelle, il mio corpo dà inizio a quel sottile e inesorabile tradimento, cambia la luce; la marmorea figura, che rende le donne presuntuose, lascia spazio ad un quasi impercettibile cedimento, almeno all’inizio. Cedimento che si trasferisce dentro la mente ed è là che attecchisce e mi affligge.

“Sei bellissima”, mi dici, e i tuoi sguardi bramosi sono ancora sinceri, sincero il tuo desiderio senza fine. Siamo sopravvissuti alle mancanze, a crisi finanziarie, ad un cambio di ruoli che ci ha visti crescere e raggiungere la dimensione più matura dei compagni, dopo essere stati giovani amanti; sopravviveremo ad ogni altro cambiamento ma… un infido e sottile disagio ora è parte di me: e se non ti piacessi più, domani? “Domani” è già là, dietro la porta, ridacchia, malevolo e sornione…

Che farei dei miei pensieri se non fossero diretti a te? Ti appartengo. Conosco il tuo torace glabro, la piega che prendono i tuoi capelli dopo l’incontro con il cuscino, piega che tu trovi irritante e io deliziosa. Conosco ogni sfumatura del tuo sguardo che, da rilassato e distratto, diviene iroso o contrariato. Conosco le righe verticali che la rabbia deposita sopra il tuo labbro superiore, proprio sotto il naso. Conosco la forza di ogni tuo sorriso, capace di trasformare l’asimmetrico volto. Conosco le tue manie, i tuoi timori, la tua arroganza e la tua bontà.

Il tuo insopportabile temperamento artistico, senza il quale non saresti mai stato così affascinante e contraddittorio.

Il tuo bisogno di essere rassicurato sulla tua stessa forza nei momenti di grande debolezza, di essere appoggiato e sostenuto mentre ti racconti di quanto tu non necessiti d’appoggio e sostegno.

Conosco il tuo sapore, il tuo odore, i tuoi vuoti, le tue inconsistenze. La tua concretezza o l’incalzare dei tuoi volubili bisogni.

Che cos’è l’amore?

“Ti amo” è forse solo una parola?”

Dal romanzo Adele – Susanna Trossero / Francesco Tassiello – Graphe.it Edizioni.

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Sognando un nuovo inizio

inizio

Siete pronti a salutare l’estate e a lasciare la montagna, le capitali europee o i luoghi più lontani, e a restituire il silenzio alle spiagge? Si torna alla “normalità” con qualche buon proposito in più, desideri e progetti per una vita migliore o più a misura di ognuno di noi. Settembre, il nuovo anno, il lunedì, non servono forse a questo? A sperare in qualcosa dei nuovo, o nella scossa decisiva, o ancora nell’occasione da non perdere, in memoria di tutte quelle perdute.

Augurandovi tutto il nuovo che sognate, saluto questo nuovo inizio con un brano tratto dal mio romanzo Adele, con il quale presto riprenderemo gli incontri e le presentazioni, confidando nella vostra affettuosa presenza…

Il ricordo si annida nel ticchettio di una sveglia, tra poesie di un tascabile il cui prezzo è ancora espresso in lire, tra le rose di un plaid infeltrito così duro a morire o di una sedia che ha quasi il doppio dei miei anni… Perché il ricordo è vecchio, ma mai vecchiume, e tintinna di gettoni telefonici, di sussurri da grandi, di risate di bambini…

È crudele, il ricordo, perché ti bacia con quel bello che non torna così come invece fanno le stagioni o come chi ti ama…

Lui no, il bello andato non torna. Freme, vibra, accarezza, strattona attraverso il ricordo e ti dice “io c’ero”, mentre è estate, poi inverno, poi ancora estate e tutto è ancora bello ma non quel bello di quella volta là, quando ignaro mangiasti pane e uva con tuo padre tra chiodi e martello, e il sole rendeva ambrate le cose laggiù, molto più lontano del presente.”

Susanna Trossero – Francesco Tassiello, Adele, Graphe.it

 

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Presentazione romana

Ciao a tutti, siete pronti ad incontrarci? Stavolta vi aspettiamo a Roma, all’Hotel Villa Pirandello, nella speranza di conoscere persone nuove e rivedere vecchi amici con cui condividere un argomento spinoso: è davvero così complicato vivere in coppia? Lo psicoterapeuta Francesco Tassiello proverà a risponderci, mentre io vi racconterò che cosa ne pensa Adele! Inoltre vi consiglio l’aperitivo proposto dall’Hotel che ci ospiterà: con soli 7 euro potrete assaggiare delicatissimi piatti e accompagnarli con ottimi vini o bevande di vario genere. Ci vediamo il 14!

Adele, presentazione Hotel Villa Pirandello - Roma

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Che cos’è una famiglia?

Adele, di Susanna Trossero e Francesco Tassiello

“Che cos’è una famiglia? Un luogo inventato dalla natura per indurre a procreare e proseguire la specie? O un porto sicuro dove unire sogni, bisogni e aspirazioni di due anime distinte? Un luogo in cui divenire veramente “noi” e smettere di essere due entità separate che si incontrano ad orari stabiliti?

Cominciammo a chiedercelo. Cominciammo a chiederci chi mai fossimo, e che ci aspettassimo da questo “noi” che pensavamo di aver creato.

Che cos’è un figlio? Qualcuno che dovrà compiere tutto ciò che i genitori non sono riusciti a portare a termine? Uno scopo necessario, un completamento individuale, o il mastice di una vera unione? Esiste la coppia senza un figlio? E ancora, sopravvive la coppia ad un figlio che ne distrugge ogni intimità?

Tante erano le domande che ci ponevamo dopo pochi anni, mentre a confonderci giungevano le confidenze a bassa voce  di comuni amici… Nella segretezza delle loro case strisciava subdolo il dubbio per quella discutibile nuova identità che tutto aveva già paralizzato: il gioco, il desiderio, le affinità e i progetti.

Se non è indolore diventare genitori, quanto è doloroso il non diventarlo? E chiedendoci quale delle due realtà potesse dividerci, non ci rendemmo conto della divisione a cui già stavamo dando vita.

I tuoi quadri  divenivano assenza di colore e cupe macchie intraducibili quanto i tuoi silenzi. Ed io, lo ammetto, ripensavo alle vecchie emozioni di un tempo desiderando dell’altro un po’ più in là, oltre la porta di casa.”

Da Adele di Susanna Trossero e Francesco Tassiello, Graphe.it edizioni

 

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Gli amici di Adele

Susanna Trossero - Francesco Tassiello, AdeleMiei cari amici,

sto per raggiungere la mia terra, la Sardegna, e con me verrà Adele e colui che mi ha aiutata a rendere più completo questo romanzo, lo psicosessuologo Francesco Tassiello. Insieme presenteremo il romanzo nella provincia di Cagliari: qui in alto a destra, alla voce Appuntamenti, potete trovare tutte le informazioni per raggiungerci e partecipare.

Adele ha pochi giorni di vita ma sta già ricevendo una calorosa accoglienza, con buone recensioni (compresa una radiofonica) e commenti positivi dei lettori. Dopo le presentazioni in Sardegna, aggiornerò il calendario degli eventi che si sta facendo fitto e interessante, ma voglio ricordarvi l’iniziativa che è nata insieme al romanzo: mi rivolgo a tutti voi che avete acquistato Adele o che l’acquisterete, a chi lo ha letto, a chi lo sta leggendo o a chi lo leggerà! Siete invitati a scattare una foto in cui il libro si possa vedere bene; l’ambientazione o gli altri soggetti sono a vostra scelta: un luogo che vi piace, i vostri cari, voi stessi, una panchina particolare, siete liberissimi! Mandate la vostra foto con il vostro nome e città di provenienza al mio indirizzo mail susanna.trossero@tiscali.it ; a breve, su questo sito, ci sarà una rubrica dal nome “Gli Amici di Adele” e là verrà pubblicata ogni fotografia inviata. A giugno, la Graphe.it sceglierà le tre foto più originali o particolari, e le premierà con un piccolo omaggio. Non si tratta di un concorso fotografico, non ci sono regole legate allo scatto né una gara al migliore, bensì un piccolo gioco al quale spero parteciperete numerosi. Aspetto le vostre foto e corro in terra sarda, a presto qui su queste pagine e grazie per l’affetto che mi state dimostrando,

Susanna

 

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