Susanna Trossero

scrittrice

A te

Orchidea

Totale apatia, mente che galleggia in un piccolo spazio adatto solo a non fare null’altro che oziare. Gommapiuma che avvolge, insonorizza, in un piacere dapprima indolente che poi si trasforma in isolamento al quale arrendersi. Stanchezza. Dello spirito e del cuore, degli arti che divengono legnosi e indolenti. Mi sento un panno steso al sole, strattonato dal vento, irrigidito dall’aria che asciuga inaridendo. Un altro membro della famiglia che se ne va, ennesima mutilazione, radice che si strappa divenendo ricordo indelebile, ora orchidea sul cemento fresco.

Rivederti e quasi non riconoscerti, accarezzarti e sentire quell’oscura trasformazione che rende il viso un blocco di cera. L’immobilità, il tacere delle tue vene, le narici mute che raccontano e preparano all’assenza. Che presuntuosi siamo stati, a credere nell’immortalità tua e di tutti noi. E qui, al cospetto del tuo improvviso e inaspettato andar via, sgomenti ci rendiamo conto che nessuno di noi ti ha mai visto perdere le staffe.

Eri sorriso e gentilezza, ora sei involucro vuoto, qualcosa che solo giorni prima è stato abbraccio e calore, e che adesso si consumerà circondato da legno pregiato. C’eravamo tutti, e nessuno di noi era là per sbrigare una formalità. In un silenzio composto abbiamo ingoiato sale e lacrime, per poi provare quell’inarrestabile e colpevole piacere del rivedersi, tra vivi, dopo tanto, ad un funerale.

No Comments »

Il tempo di vivere il presente

Il tempo di vivere il presente

Quante volte diamo per scontati i nostri affetti, la loro presenza, la loro “immortalità”… Ci sono persone che fanno parte di noi da sempre, del nostro vissuto, persone che ci hanno accompagnato per una vita intera e che – non senza presunzione – pensiamo continueranno a farlo sempre, o per sempre. Poi, accade qualcosa di inaspettato che ci fa temere non sia così e che ce le rende fragili, meno eterne, che ci scuote dal torpore dei rapporti consolidati e come schiaffo sul viso ci riporta verso una più realistica visione delle cose: nessuno è eterno.

Le parole non ancora pronunciate che siano pronunciate adesso, che gli abbracci dimenticati siano riesumati dall’anima e spediti al destinatario senza più attendere, che i sorrisi e i gesti gentili non siano rimandati oltre. Perché a non farlo potrebbe esserci un prezzo da pagare in quanto a rimpianti, e la vita ne è già fin troppo piena. Presuntuosi proprietari di un ricco castello stracolmo di idee e di progetti, in un batter d’occhio potremmo trovarci solitari abitanti di un rudere in balia del nulla, a versar lacrime sul mare di cose che avremmo potuto fare e mai abbiamo fatto… E allora, che l’Amore per chi ci ama non sia lasciato incustodito in nome di un presente che ci assorbe o del tempo che non basta mai, o sorgerà uno strano giorno che ci spingerà a maledire tutto quello che invece abbiamo perso dietro sciocchezze.

In queste giornate faticose, di cattive notizie e nell’attesa di tempi migliori, ho anche compreso una volta di più che c’è sempre del buono in ognuno di noi, anche nel peggiore, e che emerge quando meno te lo aspetti. E così accade che “un cattivo”, un individuo mal visto da tutti coloro che stanno dalla parte dei buoni, salvi la vita a qualcuno dimostrando altruismo, prontezza, coraggio, e poi se ne torni a casa con umiltà, senza neppure attendere ringraziamenti. Nell’ombra, per fortuna, vi sono ancora anime capaci di questo sebbene abbiano scelto una vita un po’ fuori dalle righe, ed io è a questo che voglio pensare anche se la cronaca altro mi racconta.

A volte, vedere il bicchiere mezzo pieno è terapeutico e necessario per non soccombere. E, per fortuna, grazie a piccoli miracoli quotidiani diviene addirittura semplice.

No Comments »