Oggi vi regalo dei versi non miei che ho letto tanto tempo fa e che continuano a piacermi ancora oggi, scritti da Jacopo Gassman, figlio del grande Vittorio. Il titolo è Perché camminare?
Perché camminare?
Cosa c’è nei piedi che illuda
una sedia a lasciarli partire?
Cosa c’è che ancora giustifichi
il muoversi a, il muoversi per,
il muoversi in sé?
Quale piede – felpato che sia –
trascende la pace di un culo seduto?
Cosa là che non sia anche qua?
Nulla
oltre l’alibi di una fuga.