Susanna Trossero

scrittrice

Pesi massimi e pesi piuma

Pesi massimi e pesi piumaNella sala d’aspetto di un medico, mi sono imbattuta nel numero di luglio della rivista Focus. Ho letto per intero un lungo articolo sulla forza di volontà che mi ha fatto riflettere sull’effettivo peso di nuovi impegni, di progetti, di traguardi che intendiamo raggiungere.  Il peso dei cambiamenti dunque, ma anche del quotidiano che si evolve, si modifica per star dietro alle piccole cose di ogni giorno. In questo caso, si tratta di pesi reali o immaginari? Ovvero, siamo noi che – privi di sufficiente volontà e determinazione –  conferiamo peso alla possibilità di raggiungere ogni più piccolo obiettivo?

L’articolo dice che “la forza di volontà è come un muscolo: può essere rinforzata con l’allenamento” e propone venti strategie per potenziarla:

  1. Prendere un impegno preciso. La progettazione può trasformare una decisione difficile in una semplice abitudine.
  2. Iniziare dalle cose facili per allenare l’autocontrollo, dagli impegni meno gravosi. Allenare la forza di volontà in un’area della vita può avere un impatto positivo sulle altre.
  3. Procedere per gradi, porsi mete intermedie.
  4. Registrare i progressi, annotare i piccoli successi per gratificarsi rileggendo.
  5. Concedersi una pausa. La forza di volontà comporta dispendio di energie, occorre fermarsi per recuperarle.
  6. Mangiare. Gli sforzi di volontà provocano un calo di glucosio.
  7. Stabilire priorità.
  8. Premiarsi. Associare agli impegni qualcosa di piacevole.
  9. Fissare un tempo. Stabilite un tempo, magari 90 minuti, da dedicare al vostro obiettivo più importante e fate in modo che niente altro vi distolga.
  10. Cambiare abitudini. Basterà eseguire ripetutamente un nuovo comportamento per trasformarlo in abitudine.
  11. Pensare positivo. Mirare a vincere piuttosto che temere di perdere.
  12. Fare meditazione. Rinforza l’autocontrollo.
  13. Fare un elenco degli obiettivi, pochi e chiari.
  14. Coinvolgere gli altri perché il progetto divenga cosa concreta.
  15. Non combattere i pensieri.
  16. Lasciarsi andare a riflessioni profonde.
  17. Non dire “mai”. Rinunciare a qualcosa non significa bandirla totalmente, farlo invece rende più deboli.
  18. Fare ordine. Le persone esercitano meglio l’autocontrollo in ambienti ordinati.
  19. Non pensare “tanto ormai” dopo una trasgressione e proseguire invece con il progetto iniziale.
  20. Giocare d’anticipo.

Ebbene: come vi sembra questo doppio decalogo?

 

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Quante cose da fare, domani…

“Da domani”…

Sì, da domani: quante volte lo abbiamo detto, il nostro personale “da domani”? Dietro i vetri chiusi di prigioni senza sbarre, a mescolare lacrime, pioggia e progetti per il futuro. O davanti allo specchio di un passato deludente, con l’aspettativa di un futuro migliore… O, ancora, stilando una nuova lista di cose da fare o da non fare da ora in poi.

Domani. Guardare afflitte la bilancia alla domenica facendo il voto “da lunedì palestra”, per poi infrangerlo il martedì. Decidere di tagliare il cordone ombelicale di situazioni protettive, per imparare a camminare da soli, domani. Far pace con i nostri limiti, accrescere l’autostima, da domani. O ricominciare su tutta la linea, modificando il nostro atteggiamento nei confronti del mondo esterno per far sì che non sia così difficile aprirsi ad esso, da domani.

Ma… che fine ha fatto l’oggi? Quel prezioso tesoro che ci appare al mattino, filtrando dalle imposte chiuse e sviluppandosi attraverso quel pulviscolo argenteo che balla, nella scia di luce.

È così sollecito, l’oggi, che si impone con il trillo della sveglia, ti scuote sotto il getto prepotente della la doccia e ti si concede più morbidamente nell’aroma di un caffè macchiato, per poi smettere di ingentilire il suo buongiorno prendendoti per i capelli e costringendoti a esistere. A esistere adesso, oggi, non in quell’astratto domani che mai raggiungiamo del tutto. Oggi. Adesso.

Puoi abbracciare un’amica e rassicurarla sul tuo affetto immutato, oggi. Puoi far sì che la tendenza al sorriso sia la tua vera ed efficace cura di bellezza. Puoi organizzare la giornata e riorganizzarti la vita, oggi.

È così lontano e inconsistente il giorno dopo, che promettergli qualcosa equivale a fingere alimentando la pigrizia, con la mancanza di volontà tipica del rimandare a domani. E allora che il tramonto ci colga soddisfatti del presente, di quella giornata appena trascorsa, sorridenti e già dolcemente nostalgici mentre il sole si reca altrove.

Rivalutiamolo, l’oggi, questo forziere spalancato che trabocca di possibilità, moneta sonante in attesa d’essere spesa.

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