È un po’ che non ci si “sente”, com’è andata la Pasqua? Io ho respirato aria di casa nella mia cara vecchia isola, ed ho colto l’occasione per scrivere in riva al mare e arrossare un poco le guance impallidite dall’inverno!
Questi sono stati giorni interessanti, durante i quali ho avuto modo di partecipare ad eventi davvero piacevoli. Il 27 marzo, per esempio, sono stata la relatrice – insieme all’amico e collega Sandro Ghiani – alla presentazione qui a Roma di ben due libri, Sole Oscuro – 2012: buio oltre il crepuscolo di Alessandro Castangia e Giovanni Fiabane, e Orme sparse di poesia di Francesco Artuso. Un bell’incontro durante il quale si sono unite e mescolate la prosa e la poesia, suscitando interesse tra i presenti. Due libri differenti – il primo direi inquietante, il secondo malinconico e intimista – che mi sento di invitarvi a leggere.
E, a proposito di poesia, sempre a Roma, il 29 marzo invece, ho partecipato alla presentazione della raccolta Orfeo rinasce nell’amore, del grande uomo e poeta (purtroppo scomparso di recente) Grigore Vieru. Il tutto si è svolto all’Ambasciata della Romania, cornice ammaliante ed elegante, alla presenza di nomi illustri e della casa editrice, la Graphe.it Edizioni. Riguardo a questo evento, vi invito a leggere qualcosa su GraphoMania.
Da Orfeo rinasce nell’amore di Grigore Vieru – Presentazione a Roma |
Se siete amanti della poesia e dell’essenza delle cose, se la profondità di pensiero che non conosce i confini tra paesi e culture vi emoziona, questo è un libro che fa per voi! Inoltre, sempre per gli amanti della poesia, ecco un invito: martedì 27 aprile, alle ore 18, ci sarà la presentazione delle poesie/aforismi di Mario Quintana, presso l’Ambasciata del Brasile a Roma, in Piazza Navona. Interverranno la professoressa Gislaine Marins di Porto Alegre, il professor Natale Fioretto dell’Università per Stranieri di Perugia, e Roberto Russo, editore della Graphe. Saranno letti anche alcuni pensieri del grande Quintana, sia in portoghese che in italiano. Vi aspettiamo?
Sempre a proposito di libri, stavolta mi concedo invece un giudizio negativo. Avete sentito parlare di Felice Manti, giornalista de “Il Giornale”? Dopo ben 30 udienze, 40 istanze della difesa respinte e la conferma – proprio nei giorni scorsi – dell’ergastolo per gli oramai tristemente noti Rosa e Olindo, lui, Manti, continua a pubblicizzare il suo libro “Il grande abbaglio” in cui ci esorta a dubitare della loro colpevolezza. E allora mi chiedo: ma è davvero SEMPRE necessario scrivere un libro? È davvero SEMPRE fondamentale farsi conoscere a tutti i costi come scrittori, calpestando la dignità dei morti con teorie già smontate addirittura dalle confessioni di due belve? O, a volte, non sarebbe più “profondo” e intelligente utilizzare quel tempo andando per funghi e lasciando la penna e l’ego, per un po’, a riposare nel cassetto?
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