Susanna Trossero

scrittrice

Argodiario: pagina 4

on 8 Maggio 2023

Raggiungere la sede di ArgoNautilus è meglio di una seduta di squat: il programma di allenamento della mattina di sabato 22 aprile prevede che il tono muscolare ringrazi, mentre accompagno il pubblico a prendere posto dopo aver fatto con me gli austeri gradini del vecchio e bellissimo palazzo del centro storico di Iglesias. Incontrare Riccardo Trentin e Renato Troffa, ma anche i signori dell’Università della terza età, vale la gradinata, e mi prendono in giro offrendomi una eventuale bombola d’ossigeno quando mi vedono arrivare dopo la quinta volta che salgo e scendo! Sono tutti molto simpatici e da Riccardo Trentin ottengo l’appellativo di “Mister Wolf, colui che risolve problemi” (avete presente Winston Wolf su Pulp Fiction? Ecco, io sono quello!)

C’è tanta gente in sala, e ciò che avviene là dentro è molto importante dal punto di vista umano: si parla di biblioterapia, un libro come cura, conoscenza di sé, una forma di crescita personale. Il libro più adatto a ciascuno di noi lo sceglie un terapista e diviene efficace metodo di guarigione, poiché in esso troviamo qualcosa che ci appartiene, un sostegno, una illuminazione o ancora meglio un compagno che ci fa sentire meno soli e ci ricollega al mondo.

Riccardo Trentin, con grande coraggio e mostrando una sensibilità e apertura fuori dal comune, ci racconta di sé, del suo impatto con il diabete, delle sue vulnerabilità e di ciò che di positivo ha tratto da un percorso personale che altri conoscono e che ad altri può essere d’aiuto. Il pubblico lo ascolta rapito, coinvolto. Lo affianca Renato Troffa, psicologo, docente di psicologia sociale e di inclusione delle diversità, nonché scrittore (fa parte del collettivo Sabot). Riccardo è Presidente della rete sarda diabete, allenatore e atleta, insegnante di scienze chimiche, biologiche e alimentari e dopo il suo regalarsi a tutti noi con tanta semplicità e calore, è difficile salutarlo e ci sembra di conoscerlo da sempre.

Quando scendo la scalinata per l’ultima volta, alla fine dell’incontro, mi sento più ricca e a osservare i volti degli altri direi che è una sensazione che ci accomuna tutti.

Sono Susanna Wolf, risolvo problemi, e in questo primo giorno di fiera già dopo poche ore ringrazio questa Fiera che mi regala emozioni inaspettate.


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