Susanna Trossero

scrittrice

ArgoDiario: pagina 5

on 12 Ottobre 2022

Sono le 18,30 del 30 settembre, secondo giorno di fiera, quando Alosha ci mostra la bellezza della sua arte ammutolendoci tutti. Energia, mimica facciale, danza, uso del Bastone Siciliano. Ci ipnotizza la sua capacità di trasformare la parola scritta in movimento, le storie in vibrazioni, ed è avvolgente il suo calore con tutti noi. Ho l’occasione di chiacchierarci e di conoscere la sua passione, ed è un piacere vederlo interagire con i miei amici Marina e Filippo, la prima mia allieva e amica di Nettuno, il secondo un nuovo amico di Marsala, bel regalo tra i tanti di questa fiera.

Il buio ci avvolge su Piazza Pichi, quando la scrittrice Anna Rita Briganti racconta di grandi donne. Scrittrice, giornalista culturale di Repubblica e Donna Moderna, stasera presenta il suo “Gae Aulenti”, Cairo Editore, riflessioni e pensieri sull’architetto geniale.

Stasera fa freddo, sto pensando di lasciare la fiera prima dell’ultimo evento ma mi viene in soccorso Eleonora, creatrice insieme a Maurizio di questo meraviglioso festival di idee e parole, libri e riflessioni. Mi offre un giubbotto di qualche taglia più grande e mi invita a percorrere pochi passi, girare l’angolo per scoprire ciò che nel programma è indicato come Secret Event, di cui la maggior parte di noi non sa nulla. Un segreto… Mi intriga. E dietro l’angolo ci vado, scaldata dal giubbotto di fortuna. Incontro una ragazza che conobbi alla prima edizione della fiera, 7 anni, fa, era così giovane…. Ora è una bellissima donna e ricorda ancora il mio nome, mi sorprende (è la notte delle sorprese), mi avvolge di affetto inaspettato, mi regala la lettura di versi stupendi, suoi. Monica, uno degli incanti di questa giornata. Un dono, il suo abbraccio. Lascia addosso qualcosa di indelebile.

Una scia di candele accese, suggestioni, segnalibri fatti a mano con bellissime frasi impresse, e poi canzoni cantate in coro tutti insieme con una chitarra che le accompagna, lettura di poesie, il coro sardo Concordia Villa Ecclesiae, malìa, meraviglia, commozione addirittura. Le emozioni si rivestono di mille sfaccettature: c’è il ricordo dei tempi della scuola, quando bastava una chitarra per cambiare le sorti di una giornata intera, l’amore che ti invade quando il coro sardo intona “No photo reposare”…

Non potho reposare amore ‘e coro
Pensendte a tie so donzi momentu
No istes in tristura prenda ‘e oro
Ne in dispiaghere o pensamentu
T’assicuro che a tie solu bramo
Ca t’amo forte e t’amo e t’amo e t’amo

Oggi non posso aggiungere altro. Il ricordo di quella splendida serata mi invade e ancora mi commuove. La parola di oggi è Amore, e non ha bisogno di spiegazioni.

La Fiera del libro, in questa notte stellata, ne è piena.


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