Susanna Trossero

scrittrice

Il mio motivo per dire grazie

on 28 Settembre 2020

E quando pensi che dopo una così lunga assenza, nessuno più passa di qui, ricevi una mail che ti sorprende, che è abbraccio di bentornata come quelli del dopo vacanza, quando rivedevi le amiche e sentivi d’essere mancata a qualcuno.

Dicono che cercare ogni giorno un motivo per dire grazie, fa sentire meglio e rende la vita più luminosa, dunque oggi il mio grazie va a te, presenza costanze e discreta, Amica ritrovata ma mai perduta davvero. Perché dirti questa parola vecchia come il mondo, logora, in disuso, è per me così importante? Rispondo a te e a chi sta leggendo, con parole non mie ma che mie sento:

Provare gratitudine e non esprimerla è come incartare un regalo e non darlo. (William Arthur Ward)

E comunque, hanno ragione gli psicologi quando sostengono che lasciarsi andare alla gratitudine, esprimerla, aiuta a dimenticare ciò che ci disturba e a focalizzare l’attenzione su cose positive. Un modo differente di ribadire il concetto del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, in fondo, ma io credo in questo potere, ne scrissi – anche se con parole diverse – nel mio “E tra le mura il cuore” di tanto tempo fa (Graphe.it).

Certo, non sempre siamo capaci di distogliere lo sguardo da tutto ciò che in noi esercita potere disturbante, per sorridere al mondo come guru di noi stessi, no… Imprecare, recriminare, arrabbiarsi, sentirsi delusi, è cosa da tutti e di tutti i giorni, ed è naturale, nessuno di noi ne è immune, ma ciò che cerco di dire è che siamo avvezzi a concedere più spazio a tutto ciò che interferisce negativamente, rispetto al bello che ogni giorno ci sfiora nei modi più banali o sorprendenti.

Tutto qui.

E allora eccomi a te, Amica mia, a dirti che il tuo raggio di sole si è fatto beffe di un temporale talmente intenso da diventare notizia del tg, e mi ha fatto sentire in primavera, sotto l’albero di mimosa del cortile della scuola, con il fiocco blu impeccabile della quinta classe e un timido sorriso davanti al fotografo. Lo ricordi anche tu, quell’albero?

Saluto te con un abbraccio, e chi mi leggerà con un aforisma di Zig Ziglar:

Più riconosci ed esprimi gratitudine per le cose che hai, più cose avrai per cui esprimere gratitudine.


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