Susanna Trossero

scrittrice

La Gazzetta del Sulcis-Iglesiente parla de L’angelo della porta accanto

on 23 Novembre 2009

Per Sandro Ghiani e Susanna Trossero il tour nel Sulcis Iglesiente è stato un duplice ritorno alle origini: entrambi originari di Carbonia, lui attore e lei scrittrice di professione, hanno voluto presentare il loro libro proprio in quelle città della provincia in cui affondano le loro radici familiari e culturali. Pur vivendo a Roma, questo angolo di Sardegna rappresenta per loro il cantuccio ideale dove rifugiarsi e incontrare amici e familiari e in questa occasione scenario ottimale per pubblicizzare L’angelo della porta accanto, fatica letteraria a quattro mani che fornisce numerosi spunti di riflessione a grandi e piccini. A Sant’Antioco, nella sala Sufeti, i due autori hanno presentato l’opera il 23 ottobre all’insegna del brio e dell’estrosità.

La serata, organizzata dalle associazioni Le Città Invisibili e Suergiu uniti nella cultura, è stata moderata da Giovanni Fiabane e oltre alle domande di rito rivolte ai due ospiti, è stata impreziosita da alcuni stralci dell’opera letti da Marcello Murru e accompagnati dalle note di Alessandro Spissu. Il libro è una raccolta di quattro racconti brevi, di quattro storie d’amore puro come puri sono i personaggi che vi si incontrano: il riferimento alle origini non è palesato ma spiegato da Sandro Ghiani quando afferma che le storie sono, dal punto di vista del contenuto e dell’ispirazione, il frutto della tradizione orale di sua nonna. Una serie di storie che il Ghiani bambino ha incamerato e che ora rifioriscono nella sua anima per poi essere fermati effettivamente dalle pagine del libro fifty-fifty con la preziosa collega. La convinzione dell’attore, che tante volte abbiamo apprezzato in Spaghetti House con Nino Manfredi tanto per citarne uno, sta in quella vena artistica che viene costantemente alimentata dalla presenza spirituale della nonna.

Abbiamo vissuto in un mondo fantastico per molti mesi – afferma la coautrice Susanna Trossero – Sandro è una fonte di idee e di progetti e mi ha fatto ricredere sulla stesura a quattro mani; ero molto scettica – prosegue la Trossero – ma alla fine abbiamo realizzato un libro che io considero indulgente”.

In effetti i personaggi attraversano momenti molto difficili e bui della loro vita ma si presenta sempre una seconda possibilità: è forte il messaggio di speranza che in esso è contenuto. Il filo conduttore è un trio di valori che già impregnavano le antiche storie raccontate dalla nonna; ora sentimenti come altruismo, amicizia e uguaglianza pervadono le azioni dei personaggi, li guidano nelle scelte, talvolta drammatiche, e nel contempo di adattano alla modernità della nostra società con tutte le sue sfumature. Il tema dell’incontro e dell’amicizia inaspettata che nascono nell’estremo momento del bisogno quando pensiamo di avere perso tutte le risorse morali e materiali, il forte senso di uguaglianza che abbatte le barriere sociali e culturali tra popoli ed etnie differenti: tutti i racconti li propongono e allo stesso tempo offrono agli adulti e ai bambini momenti di tenera riflessione. Interessante e profonda la prefazione dell’amico attore Massimo Dapporto e altrettanto affascinante la forte intenzione di trasformare queste storie in un prodotto televisivo o cinematografico.

Elvira Usai
Gazzetta del Sulcis Iglesiente
12 novembre 2009


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