Susanna Trossero

scrittrice

La meraviglia dell’essere umani

on 1 Dicembre 2022

Sono stanca.

Sono stanca perché caduta nella trappola dell’altrui crudeltà, nelle troppe storie, nell’orrore delle immagini. Perché è bastato cercare in rete una volta una certa cosa, e poi due e poi tre volte, per esserne sommersa quotidianamente. Tag: abbandono.

Adesso, quell’argomento, non lo cerco più: è lui che viene a cercare me e sono ancora storie, immagini, è ancora trappola da cui non ci si può liberare, un cilindro malefico da cui viene fuori la bruttura.

Sono stanca. Eppure, tutto ciò, ancora genera in me meraviglia.

Siamo andati avanti, dovremmo essere migliori, aver compreso fino in fondo il significato di umanità, altruismo, difesa dei più deboli. Ma i dati sono allarmanti: 130.000 sono gli animali abbandonati in un anno nel nostro paese, 80 mila cani e 50 mila gatti. In moltissimi di questi casi, vi sono dietro storie orribili: lasciati a morire dentro scatole di cartone ben sigillate, o dentro sacchi e via nella spazzatura. Altri denutriti e abbandonati per strada, altri con i segni di violenze subite, altri ancora rientrano nell’elenco delle “rinunce di proprietà”: non ho spazio / ne ho preso un altro perchè questo è vecchio / non riesco a volergli bene / voglio andare in vacanza senza di lui / è impegnativo / mi disturba… Poi ci sono quelli sequestrati perchè vittime di soprusi, maltrattamenti, orrori indicibili che solo a venirne a conoscenza non ci dormo più la notte.

Siete mai entrati in un canile? E in un gattile? Avete sentito quei miagolii? E i latrati? Avete guardato negli occhi quegli animali? E soprattutto: avete ascoltato i loro silenzi?

I volontari, gli operatori, fanno ciò che possono ma sono ben lontani dal miracolo di una vera seconda opportunità per tutti sebbene per fortuna ci siano molte storie a lieto fine. Ma anche dietro quelle, dietro le adozioni benedette, c’è qualcosa che mi meraviglia: l’insensibilità – se non addirittura il compiacimento – verso il dolore di questi esseri viventi da parte di coloro che li hanno abbandonati. Storie di menefreghismo, crudeltà, inciviltà. Atteggiamenti ostili verso chi è indifeso, e non storcete il naso dicendomi che potremmo aprire un dibattito sui femminicidi, sugli abusi su minori, sui trattatamenti riservati alle persone più deboli, sull’ostilità verso la diversità: non intendo organizzare una piramide con un ordine d’importanza: queste piaghe sociali non rendono comunque meno orribile il trattamento che noi “umani” riserviamo agli animali. Oggi, è a questo argomento che è diretta la mia meraviglia, non sminuitelo ve ne prego adducendo a “situazioni ben più gravi”… Provate a pensare che anche questo orrore va inserito tra le piaghe da curare, debellare.

Questo fa una società civile. Proviamo a ragionare per esempio su una frase della grande scrittrice Marguerite Yourcenar: “Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senz’acqua diretti al macello”.

Da dove cominciare, per cambiare le cose? Con il buon esempio: che i genitori insegnino il rispetto per ogni essere vivente ai loro bambini fin dalla più tenera età, mostrandolo loro stessi. Ogni essere vivente, lo ribadisco: dai loro simili agli animali. Che lo insegni la scuola, che lo facciano gli oratori, i centri sportivi. Che se ne parli nei luoghi di lavoro o durante gli eventi pubblici. Che l’indignazione salga, si estenda, coinvolga. Perchè le sanzioni arrivano sempre a cose fatte, quando ci si meraviglia dell’accaduto. Ma prima, molto prima, occorre provare ben altro tipo di meraviglia e insegnarla, incantandosi di fronte allo sguardo di un animale che si aspetta da noi semplicemente una carezza, una ciotola, una parola affettuosa. Si chiama cura, accudimento. Dovrebbe essere un fatto naturale se si decide di occuparsi di un animale.

Voglio ricordare che da oggi e come ogni anno, la Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane ha lanciato la campagna #adottaunnonno, che in collaborazione con Nutrix Più offre una fornitura di cibo gratuita per il periodo di un anno a chiunque scelga di adottare dai suoi canili un cane over 10 entro il 31 gennaio. Ma se non si è pronti a non considerarlo un fatto momentaneo, un giocattolo, basta lasciar stare. Perchè un animale è famiglia, compagno di vita, di viaggio, arricchimento. Per sempre.

Meraviglia. Ed è un bene che la si provi davanti alla bellezza così come davanti a ogni bruttura, perché equivale a possedere ancora umanità.


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