Ottobre, decimo mese dell’anno: l’autunno è oramai inoltrato, gli alberi si spogliano del “vecchio” e tutti noi ci apprestiamo al consueto cambio dell’armadio, riscoprendo i capi d’abbigliamento che ci proteggeranno dal freddo.
E diremo a tutti quant’era bella l’estate, dimentichi di quante volte sotto la cappa dei 40 gradi abbiamo sognato l’inverno!
Le stagioni si susseguono portandosi via il tempo, ma considero il mese di ottobre quasi una fase di stallo dell’anno, poiché c’è nell’aria una sorta di attesa: che arrivi l’inverno, che si stabilizzi qualcosa negli studi o nel lavoro, che un progetto vada in porto.
Ottobre, è un po’ come il lunedì, o come il nuovo anno alle porte. Un mese in cui ancora tutto è possibile, che ci regala i giorni dell’adattamento a ciò che verrà o al vecchio da cui l’estate ci aveva distolti.
Ottobre ha dato una festa;
le foglie sono venute a centinaia
sorbi selvatici, querce, e aceri,
e foglie di ogni nome.
Il sole srotola un tappeto,
e ogni cosa è grande.
(George Cooper, Festa di ottobre)
31 giorni d’ambra e silenzi, di ruggine e calma apparente ricca di nostalgiche suggestioni, di brevi pomeriggi in cui tutto accade in sordina.
Nella notte del 28 poi, le lancette dell’orologio si sposteranno di un’ora indietro accorciando le giornate sempre più, ma… Sapete che quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno detto la loro sull’abolizione di questo cambio d’ora?
Il risultato è che il 76% è favorevole all’interruzione del consueto passaggio tra l’ora legale e quella solare.
Tuttavia sembra ci sia la possibilità concreta che, dal 2019, ogni paese possa scegliere autonomamente di adottare o l’ora solare o quella legale, ovviamente per tutto l’anno. Ovvero, niente più cambiamenti.
Per decidere che cosa scegliere (più ore di luce o più di buio?) ci sarà tempo fino ad aprile, tuttavia ancora la riforma non è stata approvata, dunque vedremo che cosa succederà in futuro.
Voi come la pensate? Che cosa scegliereste, se aveste voce in capitolo?
Mentre ci pensate, io attendo il 28 ottobre per dormire placidamente un’ora in più.
Sogni d’oro, popolo della rete!
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