Susanna Trossero

scrittrice

Il non vivere che aiuta a vivere

on 8 Settembre 2022

Una manciata di foto, copertine ben ripiegate, la ciotola blu.

Oggetti che si sommano ad altri oggetti, mancanza ad altre mancanze, dolori metabolizzati ad accompagnarne tanti altri del passato di intensità variabili, timore di quelli futuri.

Ogni perdita è una nuova stanchezza, un peso che impariamo a portare in nome di nuove leggerezze da costruire, bilanciando qualcosa che tuttavia tende sempre a restare sbilanciato.

Gettoni del telefono, un’altra manciata di foto, un orologio ormai fermo. Altri oggetti, di un tempo più distante da questo. E nel mezzo messaggi vocali, ricordi di viaggio, altro tempo altri volti perduti.

La vita è fatta di mancanze, il cielo che cambia colore in settembre possiede in sé qualcosa che le rende presenze malinconiche, elargendo atmosfere e profumi densi di nostalgia.

Credo sia questo il periodo più bello e intenso per leggere, per lasciarsi andare cercando tra i libri altre vite che distolgono, per rigenerarsi attraverso quel non vivere possibile solo grazie alla giusta lettura.

Che le foto tornino nel cassetto delle afflizioni, che il pensiero venga messo a riposo, che il futuro resti lontano dall’oggi e che l’oggi sia storia altrui da cui lasciarsi trasportare. Perché c’è sempre un momento nella vita in cui è bene spegnere l’interruttore dell’anima e lasciare acceso solo quello della curiosità intellettuale. E quel momento lo si incontra spesso a settembre, nei suoi tuoni sospesi, nella voglia di stare ancora un poco scalzi, nel bisogno di sognare per mano altrui tra le righe dense di mondi ancora sconosciuti.

Settembre, che un libro sia con voi.


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