Cara vita passata,
quante tracce hai lasciato in me e quante ne lasci in tutti noi… E quando il tempo trascorso ci allontana dall’infanzia, quando l’adolescenza dura un attimo, e la gioventù se ne va, ecco che la nostalgia bussa alla porta mettendo in moto sensazioni e malinconie che proprio la gioventù non conosce.
La Pasqua era il momento in cui – così come a Natale – si organizzavano i pranzi di famiglia e arrivava anche lo zio più grande con la nave, e i cugini più piccoli di me tutti pronti a far festa. Cara vita passata, nella mia famiglia non c’erano discussioni, recriminazioni, non si covavano rancori e nulla c’era di irrisolto tra gli adulti. C’era soltanto la voglia di stare insieme, di condividere il momento e il cibo, di scoprire le sorprese dell’uovo di Pasqua (ciondoli, sempre ciondoli), di giocare a nascondino sotto casa, di finirla in bellezza con la Colomba ricca di mandorle e canditi mentre i “grandi” prendevano un amaro lamentandosi puntualmente di aver mangiato troppo.
Cara vita passata, che bella famiglia ho avuto. Troppi non ci sono più e il tempo che passa alimenta quella nostalgia che speravo proprio il tempo mitigasse.
La Pasqua – così come il Natale – non era per noi un fatto religioso, inutile negarlo: era una scusa. Una scusa per sederci tutti attorno a un tavolo e per far tintinnare posate e bicchieri.
Cara vita passata, ho fatto parecchi errori di scelta e valutazione, lo so. Ma tu nel farmi dei regali mai hai sbagliato qualcosa, e non posso che ringraziarti di cuore, in questa Pasqua 2024, per i doni ricevuti. Si sono trasformati in ricordi e mancanze, certo, ma così avviene quando incontri la bellezza: impossibile non rimpiangerla.
Non mi manca l’infanzia, non rincorro la giovinezza, ma vorrei riavere un’ora di quel tempo per risentire le voci amate e la leggerezza del cuore, per annusare in un abbraccio il dopobarba di mio padre, per scorgere tra lui e mia madre sguardi complici. O per guardare in alto, fuori dalla finestra della mia cameretta, e scovare tra il vento che spinge via nuvole bianchissime, l’atmosfera che nessuno può mai ricreare.
Ho tanta nostalgia della vita passata!
Ma le sono grata anche io per tutte le belle cose che mi ha regalato.