Quando per GraphoMania ho scritto il post su come e dove procurarsi libri a poco prezzo (vi consiglio di leggerlo), ero appena rientrata da Porta Portese, mercatino storico romano. Là, ho eletto a mio banco preferito quello di una gentile signora che vende tantissimi libri usati, ma in buono stato, a un euro soltanto. Si trova di tutto, si fanno dei veri affari, ma quest’ultima volta la scelta per me è stata dettata più dall’emotività: sono rimasta affascinata da un vecchio volumetto il cui contenuto mi ha catapultata in un’epoca lontana…
Me lo aveva prestato l’amica del cuore ai tempi delle superiori, garantendone la bellezza; avevamo gusti diversi ma quella diversità ha spesso trovato meravigliosi punti d’incontro, di quelli che restano ancorati alla memoria.
Così questo libro, che piacque alla Susanna di diciassette anni, si è ripresentato a me una vita dopo, addirittura nelle vesti della prima edizione di Longanesi del 1954: Bonjuour Tristesse, di Françoise Sagan.
Ricordo, di questo romanzo, le atmosfere indolenti e vacanziere, il sole caldo che leva energie, il dolce far niente non sempre noioso, il benessere economico dei personaggi principali… Uno stato di grazia frivolo e leggero, interrotto da improvvise e non contemplate gelosie e attrazioni che tutto trasformano e che rendono una trama avvincente.
Conflitti, si chiamano. In letteratura ma anche nella vita vera.
Lo rileggerò volentieri, questo libro che mi ha riportata indietro nel tempo ma che profuma di anni in cui ancora non esistevo, se non forse nelle intenzioni dei miei genitori, vista l’età dell’edizione che ho avuto la fortuna di trovare.
All’interno, una dedica vergata a mano, datata 1 gennaio 1955: “A Gianna con affetto, Anna”.
Chissà dove sono adesso, Gianna e Anna. Chissà se la loro amicizia ha retto durante il cammino verso il futuro. Chissà perché e come questo piccolo vecchio libro è finito sul banco di un mercatino.
Adesso è parte della mia libreria, a ricordarmi che non tutto cambia, che non tutto si perde con lo scorrere degli anni. Per esempio, la coetanea che mi propose questa lettura alle superiori è ancora l’amica del cuore, nonostante la distanza e i cambiamenti. Siamo due donne ora, e ancora parliamo di libri, ci scambiamo frasi che ci colpiscono, ci regaliamo o ci prestiamo romanzi quando in questi riconosciamo qualcosa che a una di noi due può appartenere.
Mi domando se Gianna e Anna sono o sono state questo o se il loro legame ha avuto meno fortuna del nostro, spingendole a dire in un giorno in cui l’estate torna e tradisce con i suoi ricordi:
buongiorno tristezza.
Buongiorno
Lo é.
Leggo questo pezzo di memoria dolce e nostalgico con vera commozione ed emozione.
Non tutto cambia dopo così tanto tempo, moltissimo tempo, e questa constatazione è una di quelle che fanno sorridere il cuore prima che gli occhi, prima che la bocca perché quella abitudine complice, nata in un tempo in cui tutto è in divenire, quando nulla sai di quel che diverrà, sarai, vorrai, avrai, vedrai …era anche scambio. Era un dono , voglia di leggere anche in un libro suggerito, scoperto e amato qualcosa della tua amica, scelta tra tante ed eletta come piu simile, piu bella o consona alla tua personalita. Consona , non uguale, amata e compresa e ritenuta solidale e compagna. Depositaria di pensieri risevati, preziosi e intimi sogni. I volti sono cambiati. Tutto il resto no. È stupendo.
No, non tutto cambia… E quando accade è forse perchè ci si è lasciati sfuggire qualcosa. A noi il tempo, la distanza, la “maturità”, non hanno levato l’essenza di ciò che siamo. E mi hai appena regalato un libro, e ti ho appena prestato quelli che mi sono piaciuti di più… Anche questo, è stupendo. 40 anni di titoli, frasi da sottolineare, autori da osannare o rifiutare…