Susanna Trossero

scrittrice

I nonni e il pane carasau

on 23 Luglio 2019

È sempre emozionante, scoprire che una tua pubblicazione ha incontrato il consenso dei lettori, ed è proprio grazie a questo consenso e alle recensioni positive che il viaggio continua!

“Il pane carasau – storia e ricette di un’antica tradizione isolana”, edito dalla Graphe.it e scritto a quattro mani da Antonella Serrenti e da me, è giunto a una nuova edizione: nuova veste grafica, integrazioni di testimonianze affascinanti, ricette e… Una escursione in un campo che ci riguarda tutti, la longevità. In questo caso si parla di quella dei sardi dell’entroterra, oggetto di studio e di una conclusione: l’alimentazione semplice e genuina come stile di vita.

Le ricette contenute in questo libro, per buona parte altro non sono che lo specchio di questa cultura culinaria, e non sono poi così difficili da attuare, anzi!

In fondo, il nostro piccolo grande saggio la cui nuova edizione è appena nata, ha sempre portato con sé gli insegnamenti degli anziani, dei nonni e della loro storia, raccontando del pane quale elemento di unione, condivisione, addirittura educazione e ovviamente cultura.

Ma non solo il pane, ha tanto da raccontare. Le mense di un tempo sono ricchezza e salute, energia e bellezza, e questo gli anziani lo sanno bene. C’è chi ha deciso di cibarsi della loro sapienza e manualità, con progetti che si dovrebbero “imitare”, e uno di questi è affidar loro dei giovani speciali per insegnargli a coltivare la terra, ad amarla, a godere dei suoi frutti. Questo meraviglioso progetto si chiama “Orto felice”, coinvolge i ragazzi con la Sindrome di Down ed è davvero una gioiosa sperimentazione. Per saperne di più vi invito a leggere l’articolo:

Mangiar sano e di conseguenza viver sano, non è facile, ammettiamolo: cattive abitudini, peccati di gola, fretta, grande ditribuzione, pubblicità martellanti, sono tutti cattivi consiglieri.

A me oggi piace l’idea di tirare in ballo il grande chef Cannavacciuolo, che seguo spesso (adoro quando “mena” i ristoratori che non adottano a puntino le sue indicazioni), e che in merito al vivere sano, in una recente intervista alla domanda “chi è stato il tuo più grande maestro?”, ha risposto:

“Mia nonna. Ho sempre avuto con lei un bellissimo rapporto e anche oggi, che non c’è più, la sento presente nella mia vita. Lei era un’ottima cuoca e un importante punto di riferimento, non solo in cucina ma anche dal punto di vista spirituale”.

Io i nonni non li ho più, ma insieme ad Antonella Serrenti mi sono eletta nipote delle tante anziane signore che abbiamo intervistato e perchè no, del pastore che ci ha lasciati poco prima che il nostro saggio sul pane carasau venisse pubblicato!

Ed è a tutti i nonni, che mi sento di dedicare questo libro, insieme a tutti quegli anziani che nonni non lo sono stati mai ma che possono diventarlo anche del vicino di casa, se sarà così gentile da aprirgli la porta e il cuore.

Ogni generazione si rivolta contro i suoi padri e fa amicizia con i suoi nonni. (Lewis Mumford)


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