Susanna Trossero

scrittrice

Un lunedì senza ombrello

on 14 Agosto 2014

Susanna Trossero, Un lunedì senza ombrello“Oltre i vetri del mio appartamento, adesso Roma è un tramonto inaccettabile, un bacio rubato per la via, un gabbiano che plana e una cascata d’edera infreddolita. È un cane randagio che strattona il sacchetto della spazzatura abbandonato e mal sigillato, è un clacson che importuna, un futuro giunto troppo in fretta tra i ruderi del passato.

Quando inizia, il futuro? Con quali segnali ti avverte del suo arrivo?

C’è un fiocco rosa, nel portone di fronte all’ufficio. Un grande, pomposo fiocco rosa fuori moda, fatto di pizzi e merletti, così come si confà ad una femminuccia. Perché annunciare al mondo una notizia privata? Perché deve essere condivisa tra vicini e sconosciuti, bottegai e postini? Perché dovrebbe rappresentare un lieto evento anche per me che passo là davanti ogni mattina, contrariata dal traffico o dalla sveglia che suona sempre troppo presto?
Questa domenica si sta rivelando interminabile.

Non ti voglio. Ecco, l’ho detto, e stavolta ancor più chiaramente. Mi hai sentito? Non ti voglio. Non voglio una caricatura di Federico in giro per casa. Non voglio preoccuparmi delle tue necessità fisiologiche, non voglio essere svegliata dai tuoi pianti capricciosi, non voglio darti il mio seno o la mia vita, il mio tempo o i miei pensieri. Se tu fossi un maschio, ne morirei. Se tu fossi una femmina vedrei in te la mia persona mescolata a tuo padre, come un patchwork grottesco e umiliante, costantemente sotto i miei occhi. Sei il suo orgasmo dentro di me. Questo è un per sempre che non posso tollerare, che non sono in grado di sopportare.”

(Dal mio nuovo ebook Un lunedì senza ombrello, Graphe.it edizioni – qui una mia intervista in merito)


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