Susanna Trossero

scrittrice

Leggere per cambiare

on 14 Aprile 2013

Leggere per cambiare

In una delle tante presentazioni dei miei libri, mi è stata fatta una domanda: “Ritieni la parola scritta, sia essa poesia sia essa prosa sia essa in varia altra forma, una strada per sperare in un mondo migliore e più vivibile?”

Mi piacerebbe sentire la vostra in merito, ma per quanto mi riguarda la risposta può essere una sola: assolutamente sì. La lettura non è solo evasione, piacere o studio, la lettura è strumento per comprendere, per esercitare il nostro spirito critico, per sviluppare la fantasia. Apre la mente, fa scoprire la diversità e con questa fornisce strumenti per scegliere; è conoscenza, è porsi domande, è cercare risposte. Se può contribuire a renderci migliori aprendo la nostra mente, come può non indurci a sperare che migliorando noi stessi migliorerà anche il mondo in cui vi viviamo? Non siamo forse noi, questo mondo? Si dovrebbe cominciare dapprima come genitori: fin troppo spesso dimentichiamo che se è a scuola che si impara a leggere, l’amore per la lettura lo si impara in famiglia. Sono convinta che prima di pretendere tutto dalla scuola, bisognerebbe ricordare che grandi amanti della lettura e delle storie erano i nostri figli quando, alla sera, ascoltando le favole lette per loro dagli adulti chiedevano ancora e ancora. Quando li vediamo arrivare alle scuole elementari, noi “adulti” pensiamo che da quel momento saranno dei lettori autonomi, o al massimo deleghiamo gli insegnati a mantener viva quella loro sete. Spesso però, i ragazzini dimenticano il piacere del libro a causa dell’inevitabile obbligo scolastico: la lettura è un compito, un esercizio, una imposizione, non più un momento di curiosità o condivisione. Poi, arrivati a casa, c’è la tv, c’è il pc.

Non facciamo dimenticare ai nostri ragazzi che cosa ha da offrire una storia scritta, saranno loro il mondo di domani. Il gusto di parlare di un libro, di discuterne insieme a casa, di parteggiare o simpatizzare per dei personaggi (storici o di fantasia), di distruggere o esaltare un autore, di leggere per poi parlare di ciò che si legge, li formerà tantissimo. Facciamogli conoscere gli autori dei libri che preferiscono – quando possibile – accompagnandoli alle presentazioni o agli eventi, consigliamogli un libro da cui è stato tratto un film che hanno apprezzato, perché possano cogliere le differenze e discuterne con noi.

Ogni grande cambiamento deve partire da cambiamenti più piccoli ma significativi, e restituire in famiglia il piacere smarrito della lettura ai nostri ragazzi, è un passo fondamentale che in molti stanno sottovalutando.

Vi aspetto per sentire altri punti di vista e vi auguro una buona domenica di sole!


2 Responses to “Leggere per cambiare”

  1. Lu-Jo ha detto:

    La experiencia de leer, escuchar y contar historias sigue teniendo atracción sobre niños, adolescentes y adultos a pesar de la televisión , Internet, los juegos en red, los teléfonos celulares que por momentos parecerían que son la prolongación de sus dedos ,un ejercicio indomable; pero creo que hay que admitir que esto va disminuyendo,al menos en mi país Argentina. La importancia de la lectura para una sociedad como la nuestra y como cualquier otra es de primer orden a pesar que la enseñanza está en decadencia ,estoy convencida que hay soluciones posibles para mejorar. La lectura puede hacer cosas mágicas con los niños y adolescentes , yo misma lo he realizado.

    El leer, ya sea que uno escuche leer o lea para sí mismo o en voz alta para otro, es aprendizaje ,diversión y un cambio emocional mas que notable; quien haya estado alguna vez en un aula sabe bien en el estado de encantamiento que caen los niños y adolescentes cuando se les lee un cuento,una historia,una fábula, ¿no?………; pero creo que para tener alumnos lectores no alcanza con un profesor lector,puedo asegurar que es fundamental que en el hogar de esos chicos existan padres lectores, que haya una pequeña biblioteca, porque sino me pregunto cómo podría un niño comprender y sentirse estimulado en la lectura si nunca vio a sus padres hacerlo, o si nunca ha tenido la curiosidad de leer él solo como lo hace su mamá o su papá cuando le lee en voz alta……

    Tengo que reconocer que en nuestra sociedad tenemos esa deficiencia tanto escolar como familiar pero estoy totalmente convencida que la lectura es una actividad placentera que se puede propagar,que estimula el crecimiento y una apertura inmensa para desarrollarse convertirnos en seres independientes con ideas propias para que todos los días puedan ser soleados.

    • Susanna ha detto:

      Bellissimo contributo che arriva dalla lontana Argentina, e che può non essere tradotto perchè si riesce facilmente a comprendere: gli stimoli sono alimentati dal buon esempio, e se si respira fin dall’infanzia l’odore dei libri, all’odore dei libri si rimane legati per sempre!

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