Susanna Trossero

scrittrice

Un paese in ginocchio

on 21 Maggio 2012

Non c’è giorno che non si legga sui giornali della disperazione del pensionato o del piccolo artigiano o dell’uomo della strada, per la situazione economica di un paese che sta offrendo come unica via d’uscita il suicidio. Possibile mai? Non siamo più in grado di credere in niente e nessuno, e niente e nessuno è in grado di farci cambiare atteggiamento, dunque ecco che la lista delle persone che si tolgono la vita si allunga spaventosamente, mentre i nostri politici dichiarano “non c’è alcun allarme suicidi”. E così leggiamo anche di operai che occupano le banche per protesta, di un disoccupato che tenta una rapina alle poste tenendo in ostaggio 15 persone e poi, le stesse, organizzano una colletta per aiutarlo! Anziane signore che rubano al supermercato perché la pensione non basta per sfamarle, un giovane senza lavoro che accoltella uno sconosciuto per strada e poi dichiara: “Volevo finire in galera, almeno là ho un tetto e del cibo”. Non vi sembra l’inizio di uno di quei film catastrofici visti e rivisti al cinema? O magari un romanzo di Stephen King…

In un quadro così disperato, in cui da tanto tanto tempo non si vede un uomo realmente attento al bene del paese, ho notato una piccola voce, piccola rispetto alla massa ma grande in quanto a importanza. Non mi occupo di politica, e chi legge i miei articoli su GraphoMania, visita il mio sito o la mia pagina su Facebook può accorgersene da sé, ma questa voce mi ha colpita molto e darle spazio non significa per me fare politica: ascoltarla e farvela ascoltare è per me respirare una boccata d’aria fresca e condividere con voi  la dimostrazione che, forse, ancora si può sperare che persone pulite si muovano per noi una volta raggiunta una poltrona, piccola o grande essa sia.

E allora oggi voglio raccontarvi che il giovane sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, si è dimesso da consigliere regionale poche settimane prima di raggiungere il vitalizio perché contrario a questo tipo di agevolazioni. In questo modo ha ridotto il suo stipendio da 15.000 euro a 3.300. Voglio raccontarvi che questo sindaco, a soli cinque mesi dall’elezione, aveva già ridotto il numero di assessori da 13 a 10 e le auto blu per sindaco e assessori da 14 a 4. Ha rinunciato all’abbonamento gratuito allo stadio e al teatro lirico, comprandosi quest’ultimo con i suoi soldi. Nella sua giunta, in prevalenza donne.

Non solo: in una intervista pubblicata sull’Espresso si è dichiarato favorevole alle nozze gay come estensione di diritti civili, e sta già lavorando in questo senso, a favore senza ombra di dubbio di un’apertura da lui giudicata così naturale che non dovrebbe essere neppure oggetto di discussione. E voglio raccontarvi questo non da sarda quale sono, ma da cittadina di un’Italia allo sfascio. Perché questo giovane uomo ci sta dimostrando che forse,  in tutto questo buio, possiamo ancora credere che persone pulite e oneste – in politica o altrove –  ancora esistono, e meritano di essere conosciute non solo nella loro regione di appartenenza o nella loro città, ma ovunque.

Il più giovane sindaco di un capoluogo regionale, ha dunque molto da insegnare agli attempati politici di lunga e consolidata esperienza; tutto ciò è bellissimo ma è anche la rappresentazione di uno stato di cose inquietante, non trovate anche voi?

 


3 Responses to “Un paese in ginocchio”

  1. Alessandro Abis ha detto:

    Ogni tanto va bene occuparsi di politica, perché la politica non è qualcosa di estraneo a noi. Non può e non deve esserlo, tanto meno in una democrazia. Se poi lo si fa nel modo positivo, equilibrato e non campanilistico di cui questo articolo è esempio brillante, ancora meglio. Purtroppo, quando si tratta di questi argomenti è fin troppo facile lasciarsi andare ad atteggiamenti oltranzisti da tifoseria-per i quali una volta scelto da che parte stare, è “per sempre e senza compromessi”.
    Già che sono in tema, proseguo con la metafora: speriamo che Massimo Zedda non si venda le partite e non compri i risultati, come altri suoi colleghi sono usi fare. Speriamo che non si stanchi a metà partita, speriamo che non subisca falli e infortuni, speriamo che non appenda le scarpette al chiodo. Speriamo, soprattutto, che tanti altri seguano l’esempio suo, come di altri politici altrettanto “sportivi” e giovani, e che insieme possano formare una squadra che porti all’Italia gli agognati risultati. Conquistandoli sul campo.

  2. Gra ha detto:

    Observando los tiempos que vuelan en la actualidad, no está fuera de las noticias cotidianas de éste  lado del  mundo ver desempleados tomando sus puestos de trabajo en forma desesperada,jubilados encadenados a los edificios públicos por sus pensiones miserables,robos planificados,robos al azar,pactos suicidas de parejas que se sienten pérdidas en la desesperación; todo es un constante y doloroso desorden al cual no podemos y no debemos acostumbrarnos; ahora ….., encontrar un representante del pueblo, un político como Massimo Zedda parece parte de un “milagro”,que sería genial imitarlo. 
    El gran porcentaje de los políticos pasan la mitad de su tiempo haciendo leyes y la otra mitad ayudando a sus amigos a no cumplirlas, llegan al poder solo para enriquecerse,son los que te prometen construir puentes donde no hay ríos……
    Realmente ésto llama poderosamente mi atención, y me pone a reflexionar y pensar si sería posible para usted clonar a Massimo y mandarlo a mi pequeño pueblo donde yo vivo , ya que  mi alcalde,intendente,representante ,”delincuente”, mejor dicho, está prófugo por robo y expropiación ilegal de tierras…….etc.
    Que bueno es saber que alguien joven, pequeño, en un lugar pequeño hace cosas GRANDES,para un pueblo que vive en la tierra del asombro,entre espíritus sagrados y horizontes soñados.
    Estoy segura que es un político de raza,que piensa en las próximas generaciones y no en las próximas elecciones, de corazón solo espero y deseo que sea acompañado……….

    • Susanna Trossero ha detto:

       

      Gra, nel suo commento, amareggiata ci rende partecipi del fatto che
      anche nella sua parte di mondo (l’Argentina) si leggono quotidianamente notizie
      su disoccupati in cerca di lavoro, pensionati che si incatenano agli edifici
      pubblici per protestare perché le loro pensioni non sono sufficienti neppure
      per sopravvivere, patti suicidi tra coppie disperate, furti e rapine… fatti
      quotidiani, situazioni oramai costanti alle quali non dobbiamo assolutamente
      abituarci. ” Ma ora – continua
      Gra – trovare un rappresentantedel popolo,
      un politico come Massimo Zedda sembraparte di un “miracolo” che sarebbe bello imitare.
      La percentuale dei
      politici passano metà del loro tempo
      a fare le leggi e l’altra metà
      ad aiutare i loro amici ad andare al
      potere solo per arricchire se
      stessi: sono coloro che promettono di costruire ponti
      dove non ci sono fiumi.
      In realtà questo post cattura davvero la
      mia attenzione, mi porta a riflettere
      e a pensare che forse sarebbe possibile per voi clonare Massimo e
      inviarlo al mio piccolo paese dove
      vivo, laddove il mio sindaco, governatore,
      rappresentante, è invece un criminale,  un fuggitivo per reati
      di furto, esproprio illegale di terreni,
      ecc.
      Che bello è è sapere che qualcuno giovane, “piccolo”,
      in un posto piccolo, fa GRANDI cose per un
      popolo che vive nel paese delle
      meraviglie, spiriti sacri e orizzonti
      di  sogno.
      Sono sicura che questo è un politico di razza, che pensa alle future generazioni e non alle prossime elezioni, e spero
      e desidero che trovi compagnia.”
      Questo scrive Gra, con passione ed entusiasmo. Grazie per questo tuo contributo, e per la tua vicinanza ad un paese a te lontano e ad una regione che è la mia terra.

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