Fin da quando ero bambina, ho sempre amato quelle belle influenze che ti costringevano a letto: febbre che tutto rende piacevolmente confuso, la possibilità di dedicarsi a quell’inaspettato far niente legittimato, la lentezza del tempo che si trasforma da frettoloso a indolente, i fumetti sul letto e i libri… tanti libri! Libri e tachipirina.
Anche da adulta, sebbene l’influenza mi visitasse molto di rado, l’ho sempre apprezzata allo stesso modo. Lasciar libero il pensiero, l’orologio chiuso nel cassetto, qualsiasi incombenza rimandata e un sano relax regalato proprio dalla malattia! E ancora: libri e Tachipirina.
Di recente però le cose sono cambiate e temo che con l’età l’influenza – quella amica – mi abbia abbandonata: sono sul divano, febbricitante, con la mia copertina di Linus a darmi conforto, ma tutta dolorante. Ebbene, con gli anni arriva insieme alla temperatura che sale sul termometro, anche il dolore: ossa, muscoli, orecchie, stomaco… Bollettino di guerra anche se ancora circondata di tanti, tanti libri! E la solita Tachipirina.
Insomma, temo di dovervi rendere partecipi che il mio grande amore di tutta una vita nei confronti dell’influenza, eterno male di stagione, è finito. Una lunga storia, la nostra, tanti bei momenti… Però non provo un grande mal d’amore, solo mi dispiace dovermi adattare alla mia nuova condizione sapendo che da ora in poi dall’influenza tanto amata dovrò difendermi: sciarpe, vitamine, tana calda quando il sole tramonta e fuori si gela.
Mi sa che sono invecchiata e non me n’ero accorta!!! Però… Qualcuno ha detto che: “Non stai invecchiando. Stai solo facendo un corso di perfezionamento della gioventù”. (Fragmentarius)
Un abbraccio a distanza, l’influenza è contagiosa 🙂
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